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giovedì | 17-07-2025

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Family Act, l’incontro con il ministro Bonetti. Iv Arezzo: “Renderà l’Italia più forte”

“Questo tema non era certo estraneo alla sinistra, e soprattutto è stato sempre presente nella cultura, nelle rivendicazioni e negli orizzonti delle cittadine italiane. Fin dal momento in cui le donne sono
entrate nel mercato del lavoro, dopo aver avuto accesso a tutti i gradi dell’istruzione, sono emersi i limiti della nostra struttura sociale.

Pertanto, negli anni e nel succedersi dei governi, sono stati fatti interventi legislativi e portati avanti impegni e azioni a livello locale, regionale, nazionale. Ma, pur seminando semi preziosi che hanno
determinato il risultato dell’oggi, queste problematiche venivano considerate sempre di nicchia, questioni di ‘donne per le donne’, aggiuntive quando non marginali, che facevano fatica ad imporsi a tutto campo come parte integrante della politica.

Il Family Act (e l’inglesismo non è fine a se stesso, in quanto ‘act’ sottolinea il senso e il valore di ‘atto approvato dal Parlamento’) è un piano organico, con caratteristiche di universalità per tutti, giovani, donne, bambini… E in tutti gli ambiti: scuola, lavoro… Le famiglie, in tutte le loro componenti, diventano soggetti attivi della politica economica del Paese e non sono più ‘entità da aiutare’ e ‘sostenere’ di volta in volta. Questo cambiamento di ‘punto di vista’ è fondamentale e fa del Family Act una legge altamente innovativa, presa a modello in Europa.

Ricordiamo comunque sempre che questo risultato è di certo dovuto all’encomiabile attività, competenza e determinazione di Elena Bonetti, ma anche al percorso intrapreso nel tempo da altre donne, parlamentari, ministre, amministratrici locali, che sovente trasversalmente si sono impegnate con tenacia e fatica non abbastanza riconosciute. Consideriamo il Family Act un patrimonio comune, che viene da lontano e che renderà l’Italia più forte”.