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mercoledì | 07-05-2025

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Ex Sadam, una storia infinita e non dolce come lo zucchero

La richiesta è partita dal  Consiliare di “Città al Centro”, Rossano Gallorini che già in passato, da assessore, si era occupato della vicenda.

“E’ stata una delle prime iniziative che abbiamo proposto – spiega in una nota Città al Centro” – proprio perché avevamo contezza dei problemi dell’Area dell’ex Zuccherificio e ritenevamo che le lentezze registrate negli Iter di Bonifica dal 2014 al 2019 potessero avere conseguenze assolutamente pericolose e sotto molteplici aspetti; ciò si sommava da subito alla mancanza totale di idee o proposte da parte dell’Amministrazione per sbloccare la situazione di stallo relativa alla riqualificazione di un’Area troppo estesa ed importante per essere sottovalutata; ancora a metà 2019, si potevano notare solo abbandono e degrado e soprattutto nessuna bonifica”.

Prima di parlare del possibile futuro di questa Area e quindi degli esiti della riunione della Commissione Consiliare, un futuro completamente da riscrivere a seguito delle difficoltà economiche del Gruppo Maccaferri (e quindi di Sadam) – con una nuova proprietà che presto si dovrà sedere ai tavoli preposti per parlare di procedimenti di bonifica di cui forse al momento ignora completamente la necessità – è indispensabile sintetizzare alcuni passaggi fondamentali che hanno portato alla situazione attuale:

  • La SADAM decide autonomamente di chiudere lo stabilimento di Castiglion Fiorentino nel 2006, a seguito di possibilità economicamente vantaggiose offerte dalle politiche comunitarie, tese a spostare la produzione di zucchero ad una latitudine più alta, in aree europee più idonee alla produzione di barbabietola.
  • SADAM decide poi di realizzare a Castiglion Fiorentino una Mega-Centrale a Biomasse, anche essa incentivata da politiche Comunitarie e Nazionali, di una potenza tale da trasformare il paesaggio agricolo dell’intera Regione, qualora effettivamente si fossero realizzate produzioni agricole mirate a fornire materiali da incenerire
  • La Centrale di Castiglion Fiorentino e molte altre ipotizzate da SADAM nei suoi ex stabilimenti industriali non vennero realizzate perché trovarono – come noi ancora oggi riteniamo sia stato cosa giusta – la contrarietà dei cittadini, di associazioni e a volte di Amministrazioni amanti e rispettosi del proprio territorio, proprio come si dimostrò quella castiglionese del biennio 2012-2014, non disponibili a sacrificarlo alla mercè degli avventurieri di turno.
  • Fino al 2012 ancora praticamente nulla era stato fatto relativamente ai procedimenti di Bonifica aperti presso la Provincia di Arezzo, allora competente su tutti i procedimenti.
  • Tra il 2012 e il 2014 si registrò a Castiglion Fiorentino un deciso tentativo di riordinare gli stessi procedimenti autorizzativi della bonifica ancora da completare, una bonifica che per Legge deve essere sempre eseguita in coerenza con lo strumento urbanistico, cosa che a quel momento dalle nostre parti non stava propriamente avvenendo. A maggio 2014, si accertò la necessità di bonificare come zona agricola tutte le aree esterne al vecchio stabilimento industriale, in conformità con Piano Regolatore vigente (Vedi estratto 1),
  • Con l’approvazione del Regolamento Urbanistico del 2015, durante il primo mandato Agnelli, l’area viene individuata come “area programma”, (vedi estratto2) ma – a fronte di tante belle idee sbandierate – l’area diventa improvvisamente e pericolosamente tutta ”produttiva” e quindi industriale, non più quindi solo la superficie dell’Ex Stabilimento, come stabilito in precedenza.
  • Solo dopo l’approvazione definitiva del R.U. riprendono le “Conferenze dei Servizi per la Bonifica”, una bonifica che nel 2015 era prevista per zona agricola (vedi Tabella 3), questa volta può essere eseguita (vedi tabella 4) tutta per area industriale, stante la nuova destinazione assegnatale con la Delibera di Consiglio Comunale.
  • Quando spesso abbiamo rimarcato che il regolamento urbanistico del 2015 ha regalato a Sadam una “non bonifica”, qualcuno ha ignorato, crediamo volutamente, il significato di ciò che sostenevamo e che era esattamente questo: niente bonifica perché ettari e ettari di terreno erano “miracolosamente diventati terreno industriale” e quindi potevano avere livelli inquinanti ben al di sopra dei parametri previsti per le Zone Agricole.

“Ritenevamo (e riteniamo) – sostiene “Città al centro” un paradosso che il cambio di destinazione dell’Area sia avvenuto ben 9 anni dopo la chiusura dello stabilimento, in un frangente in cui non era nell’aria nessuna riqualificazione o riuso dell’area: perché quindi condurre questa strana ed ingiustificata operazione? Crediamo non ci siano dubbi che a rimetterci siano stati il territorio e la comunità Castiglionese. Dal 2015 siamo arrivati senza colpo ferire al 27 Gennaio 2021 ed alla vendita dell’ Area ex Sadam nella procedura di concordato presso il tribunale di Bologna: adesso possiamo solo sperare che gli acquirenti (Gibbi S.R.L.), con il loro azionista di riferimento, il signor Gaetano Buglisi, abbiano delle buone idee e vogliano il bene di Castiglion Fiorentino, altrimenti, quelli che crediamo essere errori imperdonabili del recente passato potrebbero abbattersi da qui in avanti sull’intera Comunità Castiglionese.

Nella Commissione Sadam dello scorso 4 febbraio, “Città’ al Centro” si è rivolta agli altri componenti il tavolo sostenendo che nella scorsa legislatura, la prima guidata da “Libera Castiglioni”, sono stati commessi “errori grandi e pericolosi” ed auspicando che il prossimo piano  operativo e piano strutturale intercomunale servano sì per rispondere alle necessità e alle potenzialità del territorio, ma servano anche per tutelare i Cittadini Castiglionesi e il nostro territorio, bello e spesso ancora abbastanza sano.

Chi amministra una Comunità ha, oltre all’onore di farlo, soprattutto l’ONERE di vedere oltre il proprio naso e oltre il proprio mandato, avere una visione globale per il futuro dell’area dell’Ex Sadam, proprio quella che finora è clamorosamente mancata! Ripeteremo fino alla nausea che l’aggiudicazione a “Gibbi”di quell’ Area può essere per Castiglion Fiorentino una opportunità o anche una tragedia: sta a chi amministra guidare le trasformazioni e fare in modo che queste costituiscano un vantaggio per la Comunità. E’ per questo che noi abbiamo dato la nostra più completa disponibilità e per questo, come acconto e prova di fiducia verso l’ Amministrazione, abbiamo condiviso il Comunicato prodotto dalla Commissione: noi in quelle parole  crediamo”.

Il 4 febbraio scorsosi è dunque riunita la commissione consiliare “Bonifica sito industriale ex Sadam” e questo è il documento condiviso che ne è uscito:

“In data odierna si è riunita la Commissione Consiliare “Bonifica sito industriale ex Sadam “che ha trattato come punto all’ODG l’aggiornamento sulla bonifica e le relazioni con la proprietà. Alla luce dell’asta di aggiudicazione del 27 gennaio 2021 relativa all’area ex Zuccherificio che ha visto l’aggiudicazione del gruppo Gibbi S.r.l., i componenti della commissione hanno ribadito la necessità di completare i procedimenti ancora aperti e le relative eventuali bonifiche in tempi rapidi. La commissione auspica che la nuova proprietà sia disponibile oltre al completamento dell’iter sopra descritto anche a portare avanti un progetto compatibile con le caratteristiche del nostro territorio, nel rispetto dell’ambiente e della sua sostenibilità”.

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