Politica
Cortona, Piano Operativo nel mirino dell’opposizione: “Scelte rigide e dannose”
Cortona – Nel corso del Consiglio comunale di ieri, la maggioranza è tornata a votare l’adozione del Piano Operativo Comunale, già approvato nella seduta del 27 novembre scorso, dopo che erano emerse gravi criticità legate alla completezza degli atti. Una scelta che il Partito Democratico giudica inaccettabile nel metodo e nel merito.
A esprimere una posizione netta è Vanessa Bigliazzi, capogruppo Pd, che spiega le ragioni del voto contrario: «Parliamo di uno strumento urbanistico fondamentale, che traduce gli indirizzi del Piano Strutturale in scelte concrete e vincolanti: destinazioni d’uso, parametri edificatori e modalità di trasformazione del territorio. È un atto destinato a incidere profondamente sull’assetto urbanistico del Comune e sulle prospettive economiche e sociali dei prossimi dieci anni e oltre».
Secondo Bigliazzi, a rendere ancora più grave la vicenda è stato il percorso seguito dall’amministrazione. «In passato – sottolinea – decisioni di questa portata erano accompagnate da un confronto ampio e trasparente, con incontri pubblici diffusi in tutte le frazioni. Questa amministrazione ha invece scelto di limitare la partecipazione a pochi incontri riservati ai tecnici, escludendo di fatto cittadini e portatori di interesse da un autentico dibattito pubblico».
Nel Consiglio comunale del 27 novembre, il gruppo Pd aveva deciso di non partecipare al voto. «Una scelta responsabile – chiarisce Bigliazzi – dovuta alla mancata consegna della documentazione necessaria. A distanza di poche settimane è emerso quanto avevamo denunciato: l’atto approvato era incompleto, privo degli elaborati relativi agli studi geologici e archeologici. Un fatto di estrema gravità».
Da qui la dura replica alle accuse arrivate dalla maggioranza. «Riteniamo inaccettabile essere stati accusati di irresponsabilità – afferma – da chi ha approvato un provvedimento di tale importanza senza nemmeno verificare la completezza degli atti. Per queste ragioni il nostro voto sul Piano Operativo è stato convintamente contrario».
Nel merito delle scelte urbanistiche, il giudizio del Pd è altrettanto critico. «A fronte di una legge urbanistica regionale già estremamente restrittiva, che noi stessi abbiamo chiesto di rivedere – osserva Bigliazzi – la Giunta cortonese è riuscita a produrre un piano ancora più rigido della normativa regionale. È inutile tentare di scaricare le responsabilità su altri enti: il Piano Operativo è uno strumento comunale e le scelte compiute sono esclusivamente politiche».
Scelte che, secondo l’opposizione, avranno effetti concreti sul territorio. «Si riducono drasticamente le possibilità di nuove edificazioni anche nelle poche aree urbanizzate residue, con potenziali ricadute negative sulle entrate comunali, sull’indotto economico locale e sull’attrattività del territorio», avverte la capogruppo Pd.
Un ulteriore nodo riguarda i diritti dei proprietari. «Fino a oggi – prosegue Bigliazzi – i proprietari di terreni all’interno dei perimetri urbanizzati erano stati rassicurati sul mantenimento del diritto a edificare. Con questo Piano tali garanzie vengono meno. Al tempo stesso si assisterà a un inevitabile e significativo aumento di valore dei pochissimi terreni edificabili rimasti, creando distorsioni e disparità evidenti».
Secondo il Partito Democratico, molti cittadini saranno inoltre costretti a presentare osservazioni per tutelare i propri diritti, con un conseguente aggravio burocratico ed economico. «Di fronte a un atto così rilevante – conclude Bigliazzi – adottato in modo approssimativo e senza un reale coinvolgimento della comunità, non possiamo che ribadire la nostra netta contrarietà e la richiesta di un percorso trasparente, partecipato e responsabile, nell’interesse esclusivo dei cittadini e del futuro del nostro Comune».




