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sabato | 17-05-2025

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Claudio Lalli è il nuovo segretario delle Liste Civiche Sangiovannesi

Prende il posto di Antonio Vannini, che ha lasciato l’incarico per motivi esclusivamente professionali. Al tavolo, assieme al nuovo segretario, presenti anche il capogruppo Daniele Marzi, I consiglieri Stella Scarnicci, Catia Naldini e lo stesso Vannini che, dopo un breve saluto di congedo, ha passato la parola al suo nuovo successore che ha toccato punti molto importanti per la San Giovanni del futuro:

“Abbiamo costruito le nostre vite – ha esordito Lalli – con pochi ingredienti e su queste basi vorremmo costruire il futuro della nostra città, un futuro diverso per la nostra San Giovanni è il sogno, non solo nostro, ma della grande maggioranza dei cittadini ed è con loro che vogliamo rifondare la nuova San Giovanni con spirito libero e critico, tutto ovviamente in osservanza al ruolo che esercitiamo ovvero quello di essere l’unica alternativa all’attuale maggioranza. La città è anestetizzata e addormentata nella morsa di chi gioca a un unico pensiero e in ragione di ciò sarà nostra intenzione impedirlo con coraggio e la schiena dritta. Nelle prossime settimane vogliamo incontrarci con i cittadini per valutare tutte le tante criticità presenti ma vogliamo soprattutto soffermarci su due aspetti che riteniamo importantissimi per la città: la chiusura della discarica ed il ripristino di una piena agibilità democratica della massima assise cittadina, ovvero il consiglio comunale. Proprio su quest’ultimi due aspetti che prosegue la conferenza stampa. “Puntiamo l’indice, continuano i civici, verso due sindaci riguardo la discarica: Valentina Vadi che ancora non ha mosso un dito contro chi governa la regione la anzi, ne copre le responsabilità dietro continui richiami a norme e regolamenti ed il Sindaco Chienni, peraltro Presidente della Conferenza dei Sindaci, che tace nella speranza di continuare ad irrobustire i bilanci Terranuovesi con i soldi della Discarica”. Infine il problema del consiglio comunale, ancora in remoto nonostante l’allentamento delle restrizioni: “Siamo l’unica realtà valdarnese a fare il consiglio comunale ancora in remoto quando l’amministrazione stessa, ed è un paradosso, incontra i cittadini nei vari quartieri. Precisiamo, in una fase pandemica può essere fatto ma non esiste l’obbligatorietà ed è per questo che chiederemo fin da oggi, proprio giorno di consiglio, che torni ad essere in presenza perché è tutt’altra cosa parlare di persona anziché davanti ad un computer”.

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