Cittadinanza onoraria al soldato “Jock”, l’eroe venuto dall’altra parte del mondo

Castiglion Fiorentino – Durante il Consiglio comunale di martedì 29 aprile, è stata approvata all’unanimità la concessione della cittadinanza onoraria alla memoria del Maggiore neozelandese John Robert McGruther, caduto il 14 luglio 1944, a soli 29 anni, durante i combattimenti contro le truppe tedesche sulle colline tra Lignano e Cavadenti, nel territorio di Castiglion Fiorentino.
Il Maggiore McGruther, detto “Jock”, giovane ufficiale di etnia maori, era nato nel 1915 a Tamahere, una cittadina della Nuova Zelanda. Faceva parte del corpo di spedizione neozelandese in Italia e nei giorni della Liberazione il suo reparto aveva base proprio a Castiglion Fiorentino.
Le motivazioni del conferimento della cittadinanza onoraria di Castiglion Fiorentino, risiedono tutte nella sua straordinaria vicenda umana e militare: partito volontario per combattere il nazifascismo, avrebbe potuto restare al sicuro ma scelse invece il fronte, offrendo la propria vita per liberare un Paese lontanissimo dal suo. Accanto a lui, in quei giorni, morirono neozelandesi, inglesi, indiani, tedeschi e italiani. Con questo gesto simbolico, il Comune ha voluto onorare tutti i caduti di quella guerra, ricordando in particolare l’esempio di McGruther, che dalla fine della guerra riposa nel cimitero degli inglesi di Assisi.
«Un eroe venuto dall’altra parte del mondo. Così voglio ricordare il Maggiore John Robert McGruther, detto Jock – ha dichiarato in aula il capogruppo di Rinascimento Castiglionese, Paolo Brandi –. Un uomo che ha attraversato mezzo pianeta per combattere in una terra che non era la sua, ma che ha saputo onorare con il suo sacrificio».
Nato in Nuova Zelanda, cresciuto tra le isole del Pacifico e le aule del King’s College di Auckland, Jock aveva davanti a sé un futuro fatto di cultura e studio. Ma il destino lo chiamò altrove. Scelse la fatica della terra per salvare la fattoria di famiglia e poi, quando il mondo precipitò nella guerra, scelse ancora una volta il dovere, arruolandosi come volontario. Ferito a Creta, avrebbe potuto fermarsi. Invece tornò al fronte, in Italia: a Monte Cassino, a Sora, ad Arezzo.
Morì il 14 luglio 1944 sul Monte Camurcina, colpito da un mortaio mentre si trovava in un’abitazione contadina usata come posto di comando. Aveva solo 29 anni. Questa storia, raccolta e custodita con amore da chi lo ha conosciuto e amato, come la compagna Peg Sandoe, che ogni anno ne ha pubblicato il necrologio sul giornale e da suo fratello Colin, che fu con lui fino all’ultimo, “ci ricorda che la libertà non è mai stata un dono scontato, ma il frutto del coraggio di molti”.
«Per questo, oggi, a ottant’anni dalla sua morte – spiega Brandi – ho proposto che il Comune di Castiglion Fiorentino conferisse la cittadinanza onoraria alla memoria del Maggiore McGruther. Non è solo un atto simbolico. È un modo per dire grazie, per riconoscere che anche la nostra pace, quella che viviamo ogni giorno, è figlia del sacrificio di uomini come lui. Intendo esprimere il mio più profondo rispetto a John Robert McGruther. La Toscana, la sua terra d’adozione e di sacrificio, non lo dimenticherà».