Politica
Città al Centro, la denuncia: “A Castiglioni un asilo che non c’è”
“Il volo della fatina Trilli: dall’isola che non c’è all’asilo che non c’è. (L’ennesima favola comunale)”
Quella Regione Toscana tanto vituperata dai nostri amministratori. ha promosso nei mesi scorsi il bando “nidi gratis” per favorire la frequenza negli asili nido dei piccoli in età da 3 a 36 mesi in vista dell’annata 2023-24, promuovendo un importante abbattimento dei costi per le famiglie interessate.
L’importo che verrà riconosciuto come “sconto per la frequenza” per ciascun bambino e bambina appartenenti a famiglie titolari di un reddito Isee fino a 35000 euro e che ne avranno fatto richiesta ammonta ad un massimo di € 527,27 per ciascuna mensilità, fino ad 11 mensilità complessive dell’anno educativo 2023/2024: poco meno di 6000 euro a famiglia e, di questi tempi, scusate se è poco.
In pratica sarà proprio la regione a pagare ai Comuni e alle strutture private aderenti le quote dalle quali verranno esentate le famiglie. una misura assolutamente lodevole quella della regione toscana che naturalmente ha previsto un preciso iter burocratico da parte dei comuni ove fossero state presenti strutture desiderose di partecipare al bando.
Una prima data fondamentale è stata quella del 29 aprile: entro quel giorno i comuni hanno dovuto presentare la propria candidatura alla regione per poter accedere ai finanziamenti previsti per la misura “nidi gratis”, allegando l’elenco delle strutture operanti nel proprio territorio intenzionate ad aderire all’intervento previsto dalla regione toscana.
Il documento ufficiale su cui si è poggiata la richiesta del comune di Castiglion Fiorentino avanzata alla regione toscana à stata la determinazione 433 del 28 aprile .
In quel documento, e qui sta l’ i n g h i p p o, si asserisce piuttosto genericamente come a Castiglion Fiorentino, oltre all’asilo nido comunale “Peter Pan” della Pievuccia, sia operante un nuovo asilo nido comunale, ma senza indicarne né l’ubicazione, né il nome.
Una situazione a dir poco strana che evidentemente, in seguito, ha avuto uno sviluppo, visto che nel documento pubblicato sul sito della regione ( https://www.regione.toscana.it/…/ca3766c1-6b95-d582…) apprendiamo come a Brolio di Castiglion Fiorentino si trovi un nido comunale denominato “Trilly”!
Nessuno sapeva di questa novità, anche perché almeno fino al 30 giugno l’unica struttura presente a Brolio che potrebbe in un futuro ospitare un nido, è attualmente il plesso di scuola materna “Gianni Rodari”. un plesso che purtroppo sta vivendo le sue ultima giornate di vita in quanto – come accadrà per la prima classe dell’istituto professionale “Margaritone” – non riaprirà i battenti a settembre per mancanza di alunni iscritti.
Questa situazione va a diradare in qualche modo le nubi formatesi proprio sulla chiusura della scuola materna di Brolio, per la cui sopravvivenza la giunta comunale pare davvero abbia fatto ben poco; un provvedimento di chiusura colto al balzo, senza una necessaria informazione e senza la volontà di interagire con le famiglie del territorio.
Un provvedimento visto come utile a far cassa, che permetterà di accogliere a Brolio una parte di bambini che altrimenti sarebbero stati esclusi per motivi di capienza dall’ asilo della Pievuccia.
Perché diciamo far cassa?
Perché, come riportato dalla interrogazione da noi presentata nell’ultimo consiglio comunale, in concomitanza col bando regionale nidi gratis, l’amministrazione comunale ha magicamente deciso di aumentare le rette di circa il 40% per i bambini frequentanti il nido, forte del fatto che in molti casi non saranno le famiglie a pagare, ma proprio la regione provvederà a versare soldi nelle casse comunali. quindi, piu’ bambini = piu’ soldi.
Una situazione a dir poco incresciosa, che si basa su una dichiarazione non rispondente al vero perché è chiaro che al 28 aprile nessun nido era operante a Brolio, ma che è stata fin qui utile ad iscriversi al libro paga della regione.
Una situazione che ha come unico elemento di continuità l’intitolazione del “nuovo” asilo” a trilli, la fatina che come Peter Pan vive nell’isola che non c’e’…
Dall’ isola che non c’è all’ asilo che non c’è basta davvero un battito d’ali, quelle magiche dii Trilli, appunto.
Ai castiglionesi spetta però il compito di scrivere il finale di questa ennesima favola che è stata loro raccontata, svegliandosi dal sonno in cui erano caduti anche Wendy ed i suoi fratellini”.




