Ciclo dei rifiuti, Menchetti boccia inceneritore e raccolta differenziata

Arezzo – “Ciclo dei rifiuti: bocciati inceneritore e raccolta differenziata”. È questo il giudizio netto del consigliere di opposizione Michele Menchetti, che torna a puntare il dito contro le scelte della Regione Toscana e dell’amministrazione comunale in materia di gestione dei rifiuti.

“Colpiscono le recenti notizie riguardanti inceneritore e raccolta differenziata – afferma Menchetti –. Per quanto riguarda l’impianto di San Zeno, la Regione Toscana, a guida Pd, ha dato l’ok ad Aisa per incenerire fino a 120mila tonnellate annue. È doveroso ricordare che in principio c’era solo una linea che bruciava fino a 45mila tonnellate, poi è stata richiesta la realizzazione della linea da 75mila in sostituzione della precedente, che avrebbe dovuto essere dismessa. Oggi invece ci troviamo di fronte al mantenimento della L45 e, di fatto, a una potenziale capacità di incenerimento di 120mila tonnellate”.

Il consigliere sottolinea come, a suo giudizio, si sia arrivati a un progressivo aumento dell’impatto ambientale:
“La morale della favola è che i detti popolani hanno spesso ragione e in questo caso ne vale uno più di altri: non c’è due (il paventato raddoppio) senza tre (la realizzata e agognata triplicazione)”.

Menchetti critica inoltre l’entusiasmo mostrato dai vertici di Aisa Impianti per l’ampliamento dell’attività:
“A parte il giubilo del presidente di Aisa Impianti, di fatto aumenterà l’impatto dell’incenerimento sulla popolazione interessata dalla ricaduta del materiale bruciato. Ovviamente già ci raccontano che i nuovi, potenti sistemi di filtraggio permetteranno di trattare 120mila tonnellate come fossero 45mila. Peccato che già lo studio epidemiologico Life Plus del maggio 2014, con la sola L45 in funzione, aveva messo nero su bianco forti criticità e preoccupazione circa gli eccessi di mortalità. È dunque plausibile o no pensare che la situazione potrebbe peggiorare?”.

Non meno severe le parole di Menchetti nei confronti dell’assessore comunale competente per il ciclo dei rifiuti, accusato di raccontare una realtà diversa da quella evidenziata dai dati ufficiali:
“L’assessore decanta i risultati della differenziata aretina, replicando al rapporto Ecosistema Urbano 2025 che dice il contrario. Ma al di là della scarsa qualità della raccolta, basta aprire un qualsiasi cassonetto per verificarla con i propri occhi”.

Infine, il consigliere solleva un interrogativo sui dati della produzione e gestione dei rifiuti nel territorio comunale:
“Com’è possibile che, con rifiuti in diminuzione prodotti dal Comune – dati Ispra alla mano – possa esserci allo stesso tempo l’aumento della quantità dei differenziati e di quelli da incenerire? Delle due l’una. Altrimenti verrebbe da pensare che qualcuno non dice il vero. O ancora peggio, che ci sobbarchiamo di rifiuti da incenerire provenienti da fuori”.