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sabato | 13-12-2025

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Politica

Bucine, incentivi fiscali e edilizi per famiglie e attività contro lo spopolamento del centro storico

Contrastare lo spopolamento dei centri storici e dei borghi del territorio comunale di Bucine, incentivando il ritorno alla residenza stabile e il rilancio delle attività economiche di prossimità. È questo l’obiettivo della mozione presentata al Consiglio comunale dal gruppo Sviluppo Comune, a firma dei consiglieri Emiliano Taranghelli e Irene Ciapi, indirizzata al presidente del Consiglio comunale Daniele Peruzzi e al sindaco Paolo Nannini.

Nel documento si parte da una constatazione ormai diffusa a livello nazionale: molti piccoli centri, un tempo veri e propri gioielli dal punto di vista storico e architettonico, oggi appaiono sempre più svuotati. Si tratta spesso di aree rurali o collinari, caratterizzate da una bassa densità abitativa, collegamenti limitati e servizi non sempre adeguati alle esigenze quotidiane dei cittadini. Negli ultimi dieci anni, spiegano i proponenti, chi ha potuto ha cercato altrove opportunità di lavoro e di vita, lasciando nei borghi soprattutto una popolazione anziana, fortemente legata al territorio ma sempre più sola.

Eppure, sottolinea la mozione, i piccoli Comuni e i centri storici rappresentano una parte fondamentale del patrimonio culturale, identitario e architettonico del Paese. Per questo, negli ultimi anni, si è rafforzato il dibattito sulla necessità di politiche concrete di rigenerazione urbana, capaci di rendere nuovamente attrattivi questi luoghi per famiglie, giovani e nuove attività economiche.

Anche Bucine, secondo Sviluppo Comune, non è immune da questo fenomeno. “Lo spopolamento e la progressiva chiusura di botteghe e attività di vicinato stanno incidendo in modo profondo sulla vita delle nostre comunità”, evidenziano Taranghelli e Ciapi, che chiedono all’amministrazione di passare dalle analisi alle azioni concrete, prendendo esempio anche da esperienze già avviate in Comuni limitrofi.

La proposta si concentra su un sistema di incentivi fiscali ed edilizi, con particolare attenzione alla TARI e agli oneri di urbanizzazione, ritenuti leve fondamentali per favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente e l’insediamento di nuovi residenti.

Nel dettaglio, la mozione invita sindaco e giunta a introdurre agevolazioni significative per chi deciderà di trasferire la propria residenza nei centri storici dei borghi del Comune di Bucine. Per i nuclei familiari con un ISEE inferiore a 40.000 euro è prevista una riduzione del 90% della TARI per un periodo di cinque anni. In caso di ristrutturazione degli immobili, la proposta prevede inoltre l’abbattimento del 90% degli oneri di urbanizzazione, accompagnato da una riduzione del 60% delle tabelle dei costi di costruzione. A queste misure si aggiunge la gratuità dell’occupazione di suolo pubblico per ponteggi e cantieri per i primi tre mesi di lavori.

Un secondo asse dell’intervento riguarda il sostegno alle attività economiche. Tutte le nuove attività commerciali che apriranno sul territorio comunale, secondo la mozione, potrebbero beneficiare di un’esenzione del 50% sulla TARI per i primi tre anni di attività, con l’obiettivo di favorire la nascita di nuove imprese e il rilancio del commercio di prossimità.

Con questa proposta, Sviluppo Comune chiede al Consiglio comunale di aprire una discussione strutturata sul futuro dei centri storici di Bucine. “Non si tratta solo di numeri o di bilanci – sottolineano i firmatari – ma di investire sulla qualità della vita, sulla coesione sociale e sull’identità dei nostri paesi, affinché tornino a essere luoghi vivi e abitati”.

La mozione sarà ora sottoposta all’esame del Consiglio comunale, chiamato a valutare la possibilità di tradurre queste linee di indirizzo in atti concreti di politica locale.