Politica
Bagnoro, passerella sospesa nel vuoto: il PD accusa l’amministrazione Ghinelli

Al Bagnoro, a detta di Donati e Caneschi (Pd) “un episodio chemette in luce le difficoltà dell’amministrazione comunale nella gestione dei progetti pubblici: la tanto attesa passerella ciclo-pedonale rischia di trasformarsi in un clamoroso errore tecnico”. A denunciarlo sono i consiglieri comunali del Partito Democratico Giovanni Donati e Alessandro Caneschi, che parlano senza mezzi termini di “disastro amministrativo”.
«Siamo ormai abituati alla poca capacità di questa amministrazione nel fare progetti — o nel farli in modo approssimato, senza valutare tutti gli aspetti», spiegano Donati e Caneschi. «Basti pensare ai casi dei sottoservizi di via Fiorentina o al deflusso delle acque piovane nel sottopasso del Baldaccio. Ma quello che è accaduto per la passerella del Bagnoro ha davvero dell’incredibile».
Tutto nasce dopo la demolizione del ponte sul torrente Vingone, che aveva interrotto la viabilità tra le varie zone della frazione. «Avevamo chiesto alla Giunta Ghinelli — ricordano i consiglieri PD — di realizzare almeno una passerella ciclo-pedonale per ristabilire un collegamento sicuro tra le due sponde, facilitando i cittadini che devono raggiungere le attività commerciali e la fermata degli autobus».
La proposta fu inizialmente accolta: «Il Comune, attraverso l’assessore ai lavori pubblici, condivise la nostra richiesta con l’obiettivo di ottenere un contributo dalla Regione Toscana», spiegano. «E in appena un mese, grazie all’intervento dei consiglieri regionali PD Ceccarelli e De Robertis, siamo riusciti a ottenere un finanziamento di 50.000 euro per la realizzazione della passerella».
A quel punto sembrava tutto pronto per procedere. «L’amministrazione Ghinelli — continuano Donati e Caneschi — prese atto del contributo e avviò la progettazione dell’opera, che sarebbe dovuta essere realizzata dopo i lavori di messa in sicurezza idraulica del torrente Vingone». Tuttavia, dopo mesi di silenzio, i consiglieri decisero di chiedere aggiornamenti. «Abbiamo fatto più volte richieste formali, ma le risposte erano sempre vaghe, evasive. Fino a quando non abbiamo scoperto l’incredibile: il progetto della passerella è stato redatto senza tenere conto del piano del Genio Civile, che prevede lo spostamento dell’alveo del Vingone di circa sette metri. In sostanza — denunciano — la passerella finirebbe sospesa nel vuoto».
Per Donati e Caneschi, si tratta dell’ennesima prova di un modo di amministrare superficiale e disattento: «In dieci anni di centrodestra, con un sindaco assente e una vicesindaco impegnata solo a tappare i buchi, Arezzo ha visto di tutto. Basta fare un giro per la città per rendersi conto che i soldi dei cittadini sono stati spesi male. Ma non riuscire a progettare nemmeno una semplice passerella ciclo-pedonale è la dimostrazione della totale incapacità amministrativa e del disinteresse verso gli aretini».
Ora, i due consiglieri PD chiedono che il Comune corra ai ripari: «Presenteremo un’interrogazione al prossimo Consiglio comunale — annunciano — per chiedere che venga organizzato un incontro con il Genio Civile e valutata l’ipotesi di costruire, a questo punto, un ponte carrabile, così da ripristinare le condizioni di viabilità che c’erano prima della demolizione del vecchio ponte».
Un caso, quello del Bagnoro, che secondo Donati e Caneschi «riassume bene la mancanza di visione e di competenza di questa amministrazione: progetti improvvisati, errori grossolani e nessuna attenzione reale alle esigenze delle persone».