Auto blu per sei ore in piazza con autista a bordo. Menchetti: “La risposta del sindaco? Da far cadere le braccia”

Arezzo – Un’auto di servizio del Comune parcheggiata per sei ore in piazza Guido Monaco con l’autista a bordo, mentre il sindaco era impegnato in incontri nelle vicinanze. È l’episodio, avvenuto lo scorso giovedì 12 giugno, su cui il consigliere comunale di opposizione Michele Menchetti ha presentato un’interrogazione a risposta scritta, ricevendo nei giorni scorsi un riscontro ufficiale da parte del primo cittadino.

“L’autorità istituzionale che ha usufruito del servizio era il sindaco stesso, per incontri programmati nei pressi della piazza” – spiega Menchetti – “e fin qui tutto sommato nulla di sorprendente.”

Ma ciò che il consigliere definisce “sconcertante” è la giustificazione fornita per la presenza prolungata dell’autista all’interno della vettura, ferma nello spazio destinato alla polizia municipale dalle 11:00 alle 17:00.

“Mi si scrive che ‘tale permanenza è derivata unicamente da un malinteso nella comunicazione’ e che ‘non era stato chiesto espressamente all’autista di trattenersi’. Poi seguono le consuete formule di rito: chiarimenti avvenuti, dispiacere per il disagio arrecato al lavoratore, e l’impegno che simili episodi non si ripeteranno.”

Menchetti, però, non ci sta e commenta ironicamente:

“Parliamo di un servizio che viene svolto regolarmente: è davvero difficile credere che un malinteso possa giustificare sei ore di sosta con motore spento e autista in attesa. È un equivoco singolare, diciamo così.”

Il consigliere chiude con una battuta amara:

“Un consiglio agli autisti per il futuro: scendete il passeggero, allontanatevi, e al massimo dite che non vi siete capiti.”

Menchetti annuncia che continuerà a monitorare l’utilizzo delle auto di servizio e più in generale le modalità con cui vengono gestite risorse pubbliche e personale all’interno dell’Amministrazione.