Articolo Uno contro Ghinelli: “Definì Gelli ‘cittadino illustre’, non può amministrare Arezzo”

“La Procura della Repubblica di Bologna ha chiuso, notificando quattro avvisi di fine indagine, la nuova inchiesta sulla strage del 2 agosto 1980. Tra i destinatari, Paolo Bellini, ex Avanguardia Nazionale, ritenuto esecutore che avrebbe agito in concorso con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi, questi quattro tutti deceduti e ritenuti mandanti, finanziatori o organizzatori, oltre che in concorso con i NAR già condannati.
Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli dichiarò in occasione del funerale di Licio Gelli: ‘Gelli? Saldo positivo e cittadino illustre. Se si dovesse fare un bilancio tra i più e i meno io credo che alla fine Licio Gelli abbia portato un saldo positivo per Arezzo. È stato un personaggio nel vero senso della parola. Lo considero un cittadino illustre’.
Un amministratore che definì Licio Gelli con tali frasi non può amministrare una città democratica come Arezzo e, se a questo assommiamo che nel luglio scorso è emersa l’inchiesta giudiziaria relativa alla vicenda delle consulenze Coingas che vede indagati amministratori del Comune di Arezzo e della Coingas, ne emerge un quadro desolante. Dallo sviluppo dell’inchiesta Coingas si è aperto un nuovo filone di indagine giudiziaria con sospetto di reato di corruzione legato alla nomina del presidente della società Arezzo Multiservizi. Tutto questo evidenzia una pesante responsabilità politica del sindaco per cui riteniamo siano opportune le sue dimissioni.
Gli aretini non meritano tutto questo. Ad Arezzo è arrivato il tempo di cambiare, di cambiare amministrazione comunale”.