Arezzo off limits per Balzerani, Ghinelli: “Noi la brigatista non la vogliamo”

“Una iniziativa fortemente sgradita alla città di Arezzo, assolutamente e definitivamente indisponibile ad accettare la presenza di chi è stato tra i responsabili dei più efferati delitti degli anni più bui della nostra Repubblica senza mai pentirsi, ferite ancora aperte e dolorose. Un affronto che non saremmo stati disposti a tollerare”.
Questo è quello che il Sindaco Alessandro Ghinelli ha espresso ieri ai referenti della Casa dell’Energia, a nome della Giunta e di tutti i consiglieri comunali di maggioranza, a partire da Angelo Rossi e Mery Cornacchini che per primi hanno rilevato la notizia. Ai responsabili della sede dell’ex Bastanzetti è stato chiaramente spiegato che nulla avrebbero potuto valere gli eventuali accordi presi ed è stato chiesto formalmente di cancellare l’iniziativa.
Barbara Balzerani, lo ricordiamo, fu dirigente della colonna romana delle Brigate Rosse, cui aderì nel 1975 e prese parte a numerosi omicidi, compreso quello di Girolamo Minervini e alla Strage di via Fani. Durante il sequestro di Aldo Moro, occupò assieme a Moretti, cui era all’epoca legata sentimentalmente, la principale base operativa brigatista di Via Gradoli 96 a Roma. Nel 1981 partecipò al sequestro del generale della Nato James Lee Dozier. Dopo il declino e la crisi delle BR, Balzerani fu tra gli ultimi ad essere arrestati il 19 giugno 1985, assieme a Gianni Pelosi. Al momento dell’arresto aveva una pistola calibro 9. Dal carcere, rivendicò l’omicidio dell’ex sindaco di Firenze Lando Conti, compiuto dalle BR. È stata condannata all’ergastolo. Barbara Balzerani non si è mai tecnicamente pentita né dissociata, perlomeno non secondo i percorsi seguiti da altri ex appartenenti all’organizzazione come Adriana Faranda, Valerio Morucci, Alberto Franceschini.
Il 12 dicembre 2006 le è stata concessa la libertà condizionale. È tornata definitivamente in libertà, avendo scontato la pena (secondo i dettami della legge Gozzini), nel 2011. Attualmente lavora per una cooperativa di informatica, oltre a dedicarsi da molti anni alla letteratura. Nel gennaio 2018 la Balzerani suscita polemiche per una sua dichiarazione postata su Facebook: “chi mi ospita oltre confine per i fasti del 40nnale?”, riferita all’anniversario dell’agguato di via Fani.