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lunedì | 14-07-2025

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Arezzo chiede il rinvio del congresso regionale del Pd. Ruscelli: “Noi i primi, anche altri ci stanno seguendo”

“Siamo stati i primi a livello regionale e anche altre federazioni in Toscana stanno seguendo questa linea”, dichiara Francesco Ruscelli.

La richiesta trae origine dal fatto che “La situazione del PD in Toscana è preoccupante, i risultati elettorali, dicono di un distacco dai cittadini e di un isolamento politico e sociale. In queste condizioni il voto amministrativo del 2019 e quello regionale del 2020 sono a rischio. E’ da tutti riconosciuta la necessità di una correzione di linea politica, di stile e comportamenti nella conduzione del Partito.

Occorre un Congresso di chiarificazione, di esplicito dibattito politico, di scelte nette di campo. Un appuntamento preparato seriamente, con lo spazio necessario per il confronto, per il coinvolgimento d’iscritti e simpatizzanti.

Al centro del Congresso non ci deve essere uno scontro sterile tra correnti, ma un modello di partito e un disegno politico capace di stare dentro le grandi mutazioni del nostro tempo. La strada, a nostro avviso, non può che essere quella  di un rinnovato impegno sociale e culturale, vicino ai più deboli, radicato tra la gente, forte di valori morali e democratici.

Per questi motivi, per consentire un’organizzazione corretta riteniamo che i tempi indicati per arrivare al congresso siano troppo stretti e non consentono un confronto adeguato all’importanza dell’appuntamento.

Com’è possibile pensare che le candidature a segretario regionale e le relative linee politiche-programmatiche possano essere presentate entro il 10 di settembre?
Di mezzo c’è il mese di agosto che, come tutti sanno, è “politicamente” un mese morto. 
Com’è possibile pensare che le riunioni dei circoli, con contestuale votazione del segretario si possano svolgere dal 15 al 26 settembre?

Questo è un modo per azzerare non solo la preparazione del congresso ma anche il dibattito andando solo e soltanto a una conta.

Per questi motivi, perché riteniamo il congresso una tappa fondamentale anche in vista dei prossimi impegni elettorali e non una semplice procedura burocratica, chiediamo che la data del congresso venga spostata di almeno un mese per consentire un dibattito ampio, serio, ponderato  sui nomi da proporre e sulle scelte da fare”.