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mercoledì | 14-05-2025

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Antenna Via Sicilia, Tanti tira le orecchie al Pd: “Ha fatto un assist al Consiglio di Stato”

Antenna via Sicilia, la bocciatura del TAR apre al dibattito politico. In una nota, il Partito Democratico evidenzia come “l’antenna in via Sicilia non ci sarebbe mai stata se solo il Comune avesse provveduto per tempo a dotarsi di un Piano regolatore per le antenne”. E qui interviene la vice sindaco Tanti, che legge la presa di posizione dell’opposizione come “un suggerimento al Consiglio di Stato su come darci torto“: “Le dichiarazioni del Pd aprono una falla sulle ragioni del possibile ricorso al Consiglio di Stato. Indebolire il Comune equivale a indebolire le ragioni contro l’antenna. Peccato, perché sarebbe stato opportuno fare squadra”.

“Ho letto con qualche sorpresa – dichiara Tanti – il comunicato stampa del Partito Democratico che rimprovera il fatto che il ricorso al Consiglio di Stato non sia ancora pronto. Preme ricordare due cose: una di natura strettamente temporale, piuttosto elementare nella comprensione, e una più specificatamente tecnica che effettivamente richiede qualche abilità. Partiamo dalla considerazione temporale: oggi è mercoledì 14 maggio, la sentenza del TAR ci è stata notificata venerdì 9 maggio nel tardo pomeriggio. Non avendo poteri divinatori, solo venerdì abbiamo appreso che il TAR ci ha dato torto e quindi è solo da lunedì 12, ieri l’altro, che gli uffici hanno avuto mandato di verificare gli estremi e l’efficacia di un ricorso al Consiglio di Stato. Nessuno fa un ricorso al Consiglio di Stato in assenza di una sentenza del TAR perché la sentenza avrebbe potuto essere anche a favore, come peraltro ci saremmo aspettati. Quindi a chi ci chiede perché ancora il ricorso non sia stato verificato, rispondiamo che difficilmente si ricorre a una sentenza del TAR in assenza di una sentenza del TAR stesso. E tendo ad escludere che il PD prima di venerdì avesse avuto informazioni circa gli esiti, cosa che aprirebbe scenari abbastanza inquietanti.

Per quanto riguarda l’aspetto di merito: la lettura dal punto di vista strettamente politico amministrativo che io ho fatto della sentenza, anche alla luce di significativi stimoli sovraordinati, mi invita a pensare che ci siano molti elementi di debolezza. Tuttavia il Comune di Arezzo ha un ufficio legale molto qualificato, che tecnicamente ci orienterà nella scelta che faremo, essendo ancora in tempo per qualsiasi soluzione. E’ evidente, dalle dichiarazioni del PD, che l’unico interesse che lo ha mosso in questa vicenda è stato quello di cavalcare un comitato, e non quello di sostenerne le ragioni come invece noi abbiamo fatto convintamente e insieme. In questa vicenda mi sarei aspettata che anche il PD avesse fatto squadra con le ragioni dell’Amministrazione, ma viste le dichiarazioni fatte, in realtà ha suggerito al Consiglio di Stato come darci torto. Il che ovviamente indebolisce la posizione condivisa dal Comune e dal comitato”.

Antenna di via Sicilia: il Tar respinge il ricorso, il PD chiede il Piano regolatore delle antenne

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