Politica
118, un’interrogazione che fa discutere. La Asl: “Nessuna modifica strutturale”
L’interrogazione di Casucci e Ulmi:
“Quanto uscito sulla stampa sul progetto di organizzazione temporanea dell’orario notturno del Pronto Soccorso di Bibbiena, con turni durante i quali è presente un solo medico e che potrebbe essere attivato dalla centrale operativa del 118, solo per codice rosso, per l’emergenza urgenza sul territorio, lasciando così l’ospedale ci preoccupa. Una scelta che sarebbe giustificata dalla carenza del personale, che però, vista la condizione cronica di mancanza di medici in cui versano i Pronto Soccorso delle zone marginali, si potrebbe allargare ad altri territori della Asl Toscana Sud Est e di tutta la Regione. Ci domandiamo se il dottor Massimo Mandò, direttore dell’emergenza urgenza della Asl Sud Est, abbia verificato tutti i pericoli ai quali questa decisione potrebbe esporre medici, infermieri, volontari e pazienti”.
“Bibbiena è un progetto temporaneo dove anziché uscire per l’emergenza medico, infermiere e volontario soccorritore, partirebbero solamente gli ultimi due ad eccezione che nei codici rossi in cui ci sarebbe il medico a bordo, che sarebbe, poi, quello del Pronto Soccorso. Il quale però lascerebbe scoperto il posto in ospedale che dovrebbe essere tamponato o dal medico di reparto reperibile, costretto a dare indicazioni da casa, o dall’anestesista di turno. In pratica in un caso si depotenzia il servizio di 118, nell’altro il Pronto Soccorso.
Sappiamo che i sindacati medici si stanno opponendo a questo progetto perché il responsabile del Pronto Soccorso che dovesse intervenire, lasciando scoperto il suo posto, potrebbe essere chiamato a rispondere per abbandono di pubblico servizio, per essere stato coinvolto dal 118. Questo cosa potrebbe comportare? Che si declassifichi una chiamata da codice rosso a codice giallo inviando solo il soccorritore e l’infermiere, rischiando un caso di negligenza, imprudenza o imperizia. Insomma, da qualsiasi punto la cosa la si voglia guardare, comporta grandi e gravi rischi. Compreso quello che il soccorritore volontario si trovi a guidare un’auto senza averne titolo, essendo in capo ad un’associazione e non alla Asl.
Sull’emergenza urgenza vediamo rischi per chi opera sul campo per i pazienti del 118 o del Pronto Soccorso, ma anche un problema politico per la maggioranza. Da tempo, puntiamo il dito sulle criticità delle ultime decisioni prese dal Pd. Con la mozione di Italia Viva che andava in direzione opposta a quanto previsto dalla maggioranza, e che noi abbiamo appoggiato, si è palesata una frattura netta che ci fa capire come i dubbi non siano solamente nostri”.
Risposta su 118 Casentino ai consiglieri Casucci e Ulmi da parte della ASL Toscana sud est
In riferimento alle comunicazioni dei consiglieri regionali Marco Casucci e Andrea Ulmi sul progetto di riforma dell’Emergenza Urgenza a Bibbiena l’Azienda Asl Toscana sud est precisa quanto segue:
“In questa fase di estrema criticità per il reperimento di medici e professionisti della sanità ed in particolare dell’Emergenza urgenza, l’azienda Asl Toscana sud est sta lavorando da mesi per trovare soluzioni sostenibili e rispettose dei bisogni della popolazione e dei professionisti. In quest’ottica si inserisce l’ipotesi sul servizio 118 in Casentino avanzata dal Dipartimento Emergenza Accettazione alla quale fanno riferimento i consiglieri. Allo stato attuale non vi è nessuna modifica strutturale dell’operatività del 118 in Casentino”
Il Presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche commenta l’intervento dei consiglieri regionali sull’emergenza di Bibbiena
“L’interrogazione dei consiglieri regionali Casucci e Ulmi sulla riorganizzazione dell’emergenza urgenza dell’ospedale di Bibbiena rischia di creare allarmismo e senso di insicurezza nella popolazione”.
Così il Presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Arezzo Giovanni Grasso commenta il preannuncio, da parte dei due consiglieri, di un’interrogazione all’Assessore alla sanità Bezzini.
“Al di là della precisazione dell’azienda asl Toscana Sud Est sul fatto che non sia stata assunta ancora alcune decisione – commenta Grasso –, si tratta di un intervento che da un lato riporta il dibattito a una tematica, quella dell’ambulanza infermierizzata, che nel nostro territorio credo si possa fortunatamente considerare superato visto che gli infermieri sono professionisti con continua formazione in ambito di emergenza urgenza e capaci di gestire l’evento acuto con competenza e professionalità e dall’altro ipotizza che si possa declassificare un codice causando, parole testuali, negligenza, imprudenza e imperizia, affermazioni da respingere con decisione perché lesive della serietà e della professionalità di chi opera ogni giorno in prima linea in un campo così delicato come quello dell’emergenza e che pensa a salvare vite e non a giocare con i codici di priorità. Invito infine i due consiglieri ad un confronto sulle competenze infermieristiche in emergenza urgenza, così da poter chiarire alcuni aspetti di una professione in continuo cambiamento e crescita che non sempre viene purtroppo percepita come tale”,
conclude il Presidente dell’Opi di Arezzo.




