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sabato | 04-10-2025

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Notiziario Aretino

Spirit, Espresso Natale e Terzo Luogo: le notizie aretine della settimana

Fece incredibilmente notizia, durante i giorni della Giostra, la vicenda del maialino fatto trovare come scherzo goliardico e sfottò a Santo Spirito. Ebbene, dopo lo scalpore mediatico locale e le proteste dei soliti animalisti integralisti (a cui starebbe antipatico anche chi ammazza le zanzare), il maialino è stato ospitato in una struttura di recupero animali in val d’Orcia ed è stato dato il nome Spirit, visto il luogo dove era stato ritrovato. Per cui diremo che a Spirit è andata pure bene, visto che eviterà il mattatoio. Infatti Spirit ha festeggiato subito, butolandosi (termine estremamente aretino) in una pozza di mota (come sopra) e banchettando al trogolo. In questa struttura poi, Spirit ha anche la compagnia di altri animali, che più o meno hanno avuto le sue disavventure diventate fortune. C’è VerroPadella, un cinghiale maschio padellato 17 volte a caccia, a cui i cacciatori dicendo “porta male” hanno rinunciato a destinarlo alle pappardelle. Cè poi TTT (Tromba Tutto Te) un montone di pecora che se l’allevatore non fa in tempo a togliere dal gregge estremamente ripopolato e sovraffollato per via delle sue effusioni multiple, avrebbe fatto fare la pecora anche ai lupi e le volpi. Pare che TTT abbia già messo gli occhi (per ora solo quelli…) su Spirit dato che è una femmina. C’è poi il gallo Atene, chiamato così perché la mattina avviava a cantare un’ora prima (col fuso orario di Atene appunto) e che quindi svegliava tutti in piena notte. È stato messo nella stalla dei castroni così, almeno a loro, non rompe i coglioni. E visto il nome Spirit, hanno ospitato anche Burian, un lascone che al Ponte Buriano, per lanciarsi su una zanzara al volo, ha dato una capata nel guado provvisorio in attesa del nuovo ponte. Dopo le cure del veterinario, pare che Burian abbia esclamato “Se aspettano Salvini per fare il ponte anche qui… se sta freschi!” E poi dicono che i pesci non parlano!

È in arrivo l’Espresso Natale! Sarà questo il grido che alla Stazione di Arezzo, nei giorni della Città del Natale annuncerà il treno espresso speciale proveniente da Roma! Il treno sarà addobbato a tema, con musica natalizia di sottofondo per immergersi nella atmosfera del Natale. Insomma, un vero e proprio Polar Express che, invece del Polo Nord, raggiungerà, con le solite atmosfere, la nostra città. Davvero un’ottima idea, con sicuri ritorni per la nostra Città del Natale. Per questo magico treno sono allo studio anche carrozze speciali che introducano il viaggiatore a scoprire meglio Arezzo. In cima ci sarà la Carrozza San Donato, in cui saranno filmate tutte le bellezze… da perderci il capo (e quindi il nome San Donato non è stato scelto a caso). Poi la Carrozza Via Fra’ Guittone, per chi vuole provare l’ebbrezza di saltare come nella slitta di Babbo Natale (le radici presenti nell’asfalto in Via Guittone aiutano in questo). Ci sarà la Carrozza Ghinelli, spesso senza macchinista, che quest’anno smonterà (dal Comune) due o tre mesi dopo la Citta del Natale. Poi la Carrozza… anzi, il Carrozzone “Cantiere Via Fiorentina” che come alcune carrozze di Polar Express… non gli si vede la fine. Ci sarà la Carrozza Andrea Scanzi, che è talmente palloso di suo come un albero di Natale, che non ci sarà bisogno di andare in cantina a prendere la scatola con le palle. Poi la Carrozza Eu/Genio Giani, che siccome le elezioni saranno in quel tempo terminate… chi lo rivede poi a Arezzo? Infine la Carrozza Lucertola, in cui i turisti americani potranno gridare “Tacchinooo” non solo nel giorno del Ringraziamento. E infine una carrozza per soli bambini con Babbo Natale, in cui passando per le stazioni di Terontola, Camucia, Castiglion Fiorentino, Frassineto e Olmo, scriveranno nella Letterina: “Caro Babbo Natale, dacci un treno che faccia questa tratta spesso, in modo che si tolga traffico e incidenti… altro che la Stazione Alta Velocità, che serve quanto il puntale nel Presepe!“.

Presentato in Comune un progetto. Si tratta del “Terzo Luogo”, ovvero la riqualificazione della zona dell’ex scalo Merci accanto alla Stazione. Il progetto si chiama Terzo Luogo, perché è la terza volta che provano a vedere di riqualificare la zona. Tale progetto prevede una passerella pedonale che attraversi i binari per raggiungere il polo scolastico, universitario e ospedaliero. Da tale passerella sarà uno spettacolo poter osservare Campo di Marte dall’alto, senza passare tra spacciatori o volanti della Polizia, che però a lampeggianti accesi offriranno dall’alto un ottimo effetto visivo luminoso in stile “incontri ravvicinati del terzo tipo”, mentre adesso, alle prese con chi spaccia, si rischiano di fare incontri ravvicinati col terzo topo. Poi possibilità di rimettere a posto la collinetta che dà sul sottopasso Baldaccio, che così rischia di fare da tribuna per gare di nuoto e tuffi nel sottopasso stesso. Ben venga dunque il “Terzo luogo”, con la speranza che non diventi quarto o quinto per l’attesa.

Sequestrata l’ennesima sala scommesse ad Arezzo e non è la prima volta. Per risolvere il problema, togliere la delinquenza dalle sale e coinvolgere più gli aretini, bisognerebbe che si possa scommettere su eventi di Arezzo. Infatti in giro si sente dire spesso: “Se scommette che la rotonda di Via Fiorentina ‘un la fanno?”; o anche “Ce scommetti che con sta storia de ‘un do fare la Stazione a Arezzo ce cavano de l’altri treni?“; oppure “Quanto ce scommetti che a la Tanti gli artocca fare il Vice?” e ancora “Ce scommetti che a quelli che se bastonano nei video non gli fanno una sega?” Tutti questi tipi di scommesse coinvolgerebbero molti aretini e terrebbero lontani i delinquenti dal ritrovarsi in quei posti… potete scommetterci!

A nuova richiesta nuove definizioni (con soluzione) del Cruciverba aretino firmato Bartezzaghi: strumento per la prima assistenza e andamento di chi ha bevuto molto (barella). Ora te le trovi in casa… anche se non sei spiato (cimici). Te vien da metterlo… ma ancora è presto (piumone). Lo sono i dolori e le penne de nana (fitte). Il luogo del parcheggio dei monopattini (strainoni).

E per finire il proverbio della settimana: Arezzo è una delizia, dagli archi fino ai Bastioni, ma chi lascia in terra l’immondizia, ha rotto assai i coglioni.