Settimana aretina perturbata

È stato, a dir poco, perturbato l’inizio settimana ad Arezzo con piogge torrenziali che hanno fatto da protagonista in città. Le violente precipitazioni di domenica e martedì hanno provocato allagamenti in strade e alcuni scantinati, con quasi tutti i sottopassi cittadini bloccati dall’acqua. Molti anche i fulmini registrati dalle stazioni meteo, che come numero, è andato vicino al numero dei moccoli dei cittadini per cavare l’acqua dai garage e dalle cantine. Tra i primi ad andare in tilt, in entrambe le giornate degli eventi piovosi è stato il nuovo sottopasso Baldaccio, con il nuovo tunnel presto riempito di fango e acqua. Come ripetiamo da tempo, al suo rapido riempimento, oltre la forte pioggia, contribuisce l’enorme quantità di terra presente nella collinetta ex Scalo Merci della ferrovia (ribattezzata Scolo Merci) che è adiacente al tunnel, che insieme alla terra presente anche nella rotonda d’ingresso, quando piove in maniera esagerata, crea un fiume di fango che in discesa raggiunge e intasa gli scarichi del tunnel. Dopo aver convocato un paio di tavoli di lavoro (comprese le seggiole), e anche doppo i fuochi (di San Donato e non) pare che anche in Giunta si siano accorti di questo ulteriore problema e valuteranno interventi. La MOTA, non intesa come melma ma acronimo di (Movimento Organizzativo Terrapiattisti Aretini) ha fatto sapere che se la terra presente, invece che sul greppo fosse stata piatta, non sarebbe successo niente. Che più o meno era simile alla tesi di alcuni tecnici che finora incolpavano acqua e fulmini e quindi lo Zio di Poppi che infiasca il vino e barulla le botti. Molte le proteste dei cittadini, con l’amministrazione presa di mira per organizzazione e scarsa manutenzione e pulizia della rete fognaria (che però come struttura per la quantità di acqua caduta aveva retto abbastanza). Il Sindaco Ghinelli (che la gente cercava inutilmente come un mulinello di riflusso sopra i tombini), è apparso solo in una vignetta social nei panni di Mosè che divide le acque (ma Ghinelli pare abbia diviso solo la maggioranza), mentre la Vice Sindaco Tanti appariva in Versione Sub immersa nel sottopasso Baldaccio mentre con la mano indica che va tutto ok, col ghigno sul boccaglio/erogatore della maschera di chi sa di aver detto una cazzata. Oltre a casi di tombini intasati, si segnalavano anche tombini chiassosi, che insieme ai trottolini amorosi, Amedeo Minghi e Mietta avrebbero aggiunto a DuDu Du DaDaDa. Sempre sui social, molti esponenti dell’opposizione, compresi ex membri di Giunta precedenti, hanno colto la palla al balzo (tanto giravano poco) scatenando lamentele sulla inadeguatezza amministrativa, in particolare della funzionalità dei tunnel, dimenticando peró che alcuni di quelli allagati sono stati costruiti durante le loro amministrazioni e problemi analoghi c’erano anche allora. Per non parlare poi di altri problemi quando in inverno ghiacciava e ai cittadini toccava lasciare sciocca l’insalata per buttare il sale nella via. L’impressione è quindi che le varie amministrazioni, l’attuale e le precedenti, su questo argomento, di acqua ne abbiano fatta tanta… più delle recenti burrasche. Per il resto, tutti i siti di previsioni meteo, compreso quelli locali, hanno parlato continuamente, a volte simili a supercazzole, di numero di fulminazioni, prefrontale, frontale, grandine, thunderstorm, downburst, cumulonembo, cumulate ecc.
Ma il baturlo e il baleno, uniti alla guazza (rugiada) e all’incaciatina (nevischio), restano tuttora fenomeni esclusivamente e orgogliosamente aretini e la quantità di pioggia nel nostro territorio, presto non si misurerà più con complicati riferimenti a millimetri, ma con la nuova unità di misura chiamata “Fiera Antiquaria” che da tempo è il miglior metodo per identificare la pioggia ad Arezzo: se cadrà pioggia normale sarà in quantità “1 Fiera Antiquaria”. Se lo farà in quantità a medio allarme sarà di “2 Fiere Antiquarie”, se sarà di allarme super elevato sarà a “3 Fiere Antiquarie”. Tutto questo per evitare mancati avvisi, ma anche procurati inutili allarmi, come a volte successo in passato con previsioni fatte dai siti meteo col sistema APIC (A Parassi Il Culo) in cui bastavano tre augelli accesi a spaglio e scattava l’allerta gialla. Del resto le unità di misura all’aretina sono quelle più precise e esatte, basta pensare allo SCHIANTOLO d’uva (più preciso del grappolo); alla BARCA (intesa spesso come quantità di quattrini di persone ricche o abbienti); di CATERBA (che identifica di solito la quantità di panni da stirare) o la GUMELLA (che è l’unità di misura di cibo e calorie mangiate dalla minestra de fagioli alla pasta al forno).
Tornando e concludendo sul tema delle forti pioggie, l’impressione è che anche qui il Bertelli ci abbia visto lungo. A forza di allagamenti, va a finire che anche la Coppa America di vela la fa fare direttamente a Arezzo!
Ha fatto notizia il compleanno della Pop star Madonna celebrato a Siena proprio nel giorno del Palio. Ma all’evento molto hanno contribuito anche Arezzo ed alcune sue realtà. La torta, ad esempio, l’ha realizzata il Vestri, con l’aggiunta delle 67 candeline, diventate poi moccoli, perché quando il corriere ha letto “Consegnare a Madonna” lui l’ha portata a Don Alvaro e quindi per il ritardo si sono sciolte. Il tessuto della gonna di Madonna era di sicuro di una pezza proveniente dalla collezione “Patucchino 74”, mentre il fazzoletto sotto il cappello era una “functions head scarf” (pezzola da Funzioni)” fine anni 60 alla Madonna (appunto) del Conforto. Poi la pop star, in gran segreto, dopo la festa a Siena, ha voluto visitare Arezzo, dove alcuni fan l’hanno riconosciuta e oltre a cantare LIKE A VIRGIN in suo onore, vedendo la sua statura hanno anche sussurrato che era alta LIKE A CHEESE PENNY, (come un soldo di cacio). Poi Madonna avrebbe voluto incontrare il Sindaco, ma le hanno detto che era a LA ISLA BONITA. Quindi ha ricevuto un libro chiamato “Arezzo e le sue radici” e lei ha fatto la gaffe di dire se le radici in questione erano quelle degli alberi sulla salita di Via Fra’ Guittone che va alla Prefettura, che gli hanno fatto ballare HUNG UP senza musica. Dopo, visto che lei fa di cognome Ciccone è andata dal Cecconi a mangiare un gelato in onore di FROZEN. Peró dopo un’ora di passeggiata in centro si è accorta che nessuno si accorgeva di lei (difficile a Arezzo far caso alle madonne) e quindi ha deciso di andare via. Prima però ha voluto visitare il monumento alla popolare Sputaci (Angiolina Cipolli) lungo il sentiero della Bonifica dedicandole DON’T CRY FOR ME ANGIOLINA.
Curioso video Social girato ad Arezzo in cui si vede un nutrito gruppo di cinghiali raggiungere di corsa la zona della OBI. Secondo alcuni erano scrofe arrapate dalla presenza negli scaffali OBI dei famosi pennelli cinghiale… e a una scrofa il pennello attizza sempre. Ma arrivati sul posto e vedendo il vicino cantiere di Via Fiorentina, i cinghiali avranno pensato “E poi dicono che siamo noi a rumare la terra” e vedendo il casino hanno rinunciato.
È iniziato bene il campionato di calcio dell’Arezzo, con una vittoria contro il Forlì. Buono anche il numero di tifosi presenti allo stadio, che quest’anno si augurano una grande stagione. Ma se i tifosi sognano la Serie B, i lievitati prezzi di caffè, acqua, birra ecc. ai bar dello stadio sono già da Champions League! Non vorremmo che la B auspicata dai tifosi amaranto sia la B di Billionaire, dati i prezzi del bar a volte degni del locale di Briatore. L’inno della squadra dice che “quando c’è allo stadio la partita, l’aretino scorda il Saracino”, speriamo non si trasformi in “l’aretino svuota il borsellino.”
Forza Arezzo comunque!
E per finire il proverbio della settimana: “La pioggia ci allaga e unn’arguvisce la fogna. E pensar che le tasse se paga; dimme te che scalogna!”