Il dopo Giostra, zone rosse, Bezos doveva sposarsi ad Arezzo. Biglietti in vendita

È stata la settimana del dopo Giostra, che, dopo un’edizione bellissima e molto combattuta, che ha sancito il trionfo di Porta Santo Spirito, al termine di un’appassionante serie di spareggi con gli altri Quartieri che ha alla fine premiato la superiorità dei gialloblu della Colombina. Splendida Giostra, dunque, sia in Piazza che fuori, a ribadire che il paventato “alcoltest” per i figuranti è servito solo a far fare una figuraccia a chi lo aveva proposto. Qualche “perbenista seriale” si è lamentato di alcune scaramucce e scazzottate tra figuranti, ma chi se ne sorprende o scandalizza, o non conosce e non fa parte della Giostra del Saracino, oppure l’ha scambiata per una rievocazione storica senza contesa e senza arte e né parte e non lo è. Durante i giorni e i momenti di Giostra, per garantire maggiore sicurezza, presenti i volontari della Racchetta e soprattutto la Ombra Security, che in effetti hanno seguito alla lettera il nome e… come un’ombra (anche al buio in assenza di sole) osservavano che qualunque cosa filasse liscia. Persino alle cene Propiziatorie, se uno esagerava col cacio nella pasta o col sale nella ciccia, era già sotto osservazione… figuriamoci a esagerare col vino. E ancor di più durante i momenti di discoteca, che se qualcuno provava a approcciare o pomiciare, si sentiva talmente osservato, che non ce l’avrebbe fatta neanche se mettevano i lenti. L’Ombra Security, durante i giorni di Giostra, è talmente radicata nel territorio che per aretinizzarla di più potrebbe cambiare nome in “Merigge Security” al motto di “Bada a quel che fai!”. Finita la Giostra e durante l’anno però, succede come a mezzogiorno che quando l’ombra fa più comodo… non la trovi mai. E se uno pensa che durante l’anno i briachi ci sono solo al Saracino, più che all’ombra… è stato parecchio al sole!
E a proposito di questo, sono state introdotte dal Sindaco e dalla Giunta disposizioni per l’attivazione di zone di “Daspo Urbano”, chiamate “zone rosse”, al fine di allontanare o di vietarvi l’accesso a chi commetta condotte illecite. In queste zone, che comprendono quasi tutto il centro e buona parte delle periferie più vitali, ci sarà quindi, in caso di reiterati disturbi, reati o infrazioni, la possibilità di allontanare individui che creano insicurezza agli altri cittadini. Ci saranno 3 gradi di avviso per i destinatari di queste misure. Il primo è l’ASF (“Alora, S’ha Finilla?!) che individua chi disturba. Poi in caso di reiterazione scatta l’ODATE (Oh Dico A Te Eh!) secondo e più selettivo avviso. Poi, in caso di nuovi disturbi, ecco il definitivo CADACO (CAvati DAi COglioni) che si attiva però solo se, nel frattempo, non si siano già cavate dai coglioni le forze dell’ordine. Alla notizia di queste Zone Rosse, molta commozione in zona Piazza Sant’Agostino, sede del PD, dove ormai (sarà perché d’estate è meglio quello bianco) di rosso non hanno più nemmeno il vino e per gli stessi motivi han tolto il pomodoro dalla pizza e dalla panzanella… E se a riportare le zone rosse in città ci ha pensato il Ghinelli, viene da dire una frase in voga tra i falegnami… “non ce se capisce più una sega!”
Sono di dominio pubblico, in questi giorni, le nozze a Venezia del miliardario americano Jeff Bezos con Lauren Sanchez. Ma pochi, anzi pochissimi sanno che prima di decidere per Venezia, in realtà Bezos aveva scelto Arezzo come location e sede nuziale (mica coglione!). Il proprietario di Amazon infatti era ormai d’accordo con Don Alvaro e la chiesa scelta era quella di San Donato, che a guardarla da fuori te se fredda il sangue e poteva essere di aiuto per il caldo, (bocciata infatti Santa Maria in Gradi, perché parecchi temevano che appunto i gradi fossero parecchi). Già pronte diverse scritte a vernice sull’asfalto per lo sposo… Si andava da “JEFF SEI BRUTTINO MA È CONTATO IL GUADRINO” a “JEFF SEI MAGNIFICO MA ORA FACCI IL BONIFICO” e anche “JEFF COME BOMBONIERA FACCI RIDARE LA CHIMERA”. In Comune il matrimonio sarebbe stato celebrato dal Ghinelli che di matrimoni con gli americani se ne intende, ma Bezos non avrebbe gradito il brindisi offerto dal Sindaco a base di… Coca Cola. La sera prima, all’addio al celibato, tutti gli uomini invitati al Little White Horse (Cavallino Bianco ma detto in inglese per non dare nell’occhio) a Chiusi. Ma stavolta, per uno che coi pacchi ha fatto i miliardi, il pacco lo hanno dato a lui, perché quel locale è chiuso da tempo (e che a Chiusi ci sia qualcosa di chiuso ci sta…). Come ristorante del matrimonio era stato scelto La Doccia (un classico), ma l’elicottero degli sposi non poteva atterrare nel piazzale del distributore lì accanto, dove al limite gli sposi sarebbero arrivati su un furgone Amazon. Allora l’amico Bertelli si era offerto di ospitarli alla Capannaccia, ma Bezos temendo un altro… pacco, voleva rimanere più vicino alla città. Come cocktail aperitivo era stato scelto l’Anfiteatro, con i camerieri che per l’occasione si erano allenati e preparati a scavalcare i cancelli mentre portano i vassoi con i calici di prosecco. Alla torta finale aveva pensato l’Assessore Casi, realizzandola a forma rotonda, in stile rotonda di Via Fiorentina, che come una torta nuziale, al momento del taglio inaugurale ci sono tutti… poi non se sa quando e chi la finisce. Qualcuno, come location, ha inoltre consigliato a Bezos anche il Bambù, ma siccome lo stesso Bezos ha detto che era troppo caro anche per lui, si era optato anche per la splendida cornice della Lancia d’Oro in Piazza Grande…ma i proprietari del locale, essendo ancora troppo nervosi per la Giostra andata male, avrebbero declinato. Infine si era scelta una oasi di pace e quindi parlando de la Pace, probabilmente si sarebbe finiti dal Merda, che come nome porta fortuna. Ma non avendo capienza sufficiente, l’unica soluzione rimasta sarebbe stata una grigliata generale a Lignano, ma con ‘sto caldo (come dicono anche gli americani) vacce te. Ecco quindi spiegata la scelta di ripiego a Venezia. E pensare che Bezos aveva già fatto fare le bomboniere e i nastri da attaccare alle macchine (nel senso che le bomboniere per gli invitati erano le macchine dove attacarci i nastri) e Arezzo sarebbe stata una degna cornice. Caro Jeff Bezos, sarebbe stata una bella giornata, anche se a Arezzo le cerimonie di matrimonio lunghe 7 o 8 ore ce AMAZON dal caldo e con le scarpe nuove ce AMAZON anche i piedi.
A grande richiesta, visto che sui social spopolano e dato che se ne sono visti nei giorni di Giostra, pubblichiamo alcuni messaggi di vendite di biglietti di concerti e/o altro.
VENDESI biglietto concerto Vasco Rossi del prossimo anno a Ancona. I miei han detto che sono di fuori a prendere biglietti con un anno di anticipo… e tutti i torti non ce l’hanno. Vendesi biglietto per assistere alla lettura della Divina Commedia dell’ex Sindaco Fanfani. Se uno non dorme la notte per il caldo… in quelle due ore a teatro dorme sicuro. VENDESI biglietto per appuntamento al Cup per visita alla spalla. Allora che me tocca ho finito la spalla e avviato il prosciutto. VENDESI padella bucata da bricie, che ora non serve a una sega, ma mentalmente ti porta al fresco dell’inverno.
VENDESI casa a Montecarlo con vista mare. NON vi montate il capo, si tratta di Montecarlo vicino a San Giovanni Valdarno e la vista mare è lo stendino col mare di panni da stirare. VENDESI Panda del 2020 poco usata da mia suocera. Se prendete anche la suocera si fa un ulteriore sconto sull’auto.
E per finire il proverbio della settimana: “Arezzo città pazza… o almeno molto strana. In giro il caldo t’ammazza e tengono chiusa ogni fontana”.