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giovedì | 12-06-2025

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Arezzo Bertellizzata: Luna Rossa alla Spollinata sull’Arno

Evento epocale, lo scorso inizio settimana, quando la Fiera Antiquaria, data la festa del 2 Giugno, si è prorogata fino al lunedì, appunto festivo. L’evento epocale non è stata la durata di tre giorni, ma il fatto che siano stati giorni di sole, che alla Fiera è ormai un evento nell’evento. Molti i turisti e visitatori presenti ad ammirare anche oggetti veramente belli, alcuni dei quali particolari. Tra questi un compasso di una famiglia aretina di tre secoli fa, a dimostrazione che quando si fanno cerchi o rotonde, ce vengono meglio col compasso che, a vedere oggi, con le ruspe. Bello anche un disco 45 giri originale della canzone “Papaveri e papere” di Nilla Pizzi, che evidentemente, oltre 70 anni fa, sapeva già che a Arezzo i papaveri e l’erba avrebbero superato in altezza, non solo le papere, ma le nane mute, gli oci barellai, gli struzzi, i cani pastori maremmani (chiamati così perché gli verrebbe da dire “Maremma maiala, o quanto è che non tagliano l’erba?) e i cartelli stradali. Rimasto invenduto invece un candelabro da sala a cinque bracci del 1600. Quando la gente sentiva il prezzo, i moccoli esclamati erano più dei cinque che il candelabro poteva ospitare…

Arezzo ha finalmente sentito la notizia che aspettava da 25 anni, ovvero che Patrizio Bertelli ha acquistato l’area Lebole! Il che potrebbe far finire le cazzate che da 30 anni, vengono dette su quella zona da parte di Sindaci, Assessori, Presidenti di Regione ecc. L’unica cosa rimasta in questi anni era lo spaccio, ma da quello aziendale si era passati a quello di droga.
Bertelli avrebbe vinto la concorrenza di altri potenziali acquirenti. Per primo un magnate brasiliano che ci avrebbe girato un documentario e costruito un parco sull’unico sito al mondo che ha le stesse varietà di vegetazione della foresta amazzonica. Poi la piattaforma tv Netfix che aveva scelto la location per una serie TV horror, ma il regista, appena visto il posto, ha avuto lui stesso un attacco di panico, terrore e spavento e hanno dovuto rinunciare. Poi la federazione Italiana di Tiro a Volo che ci voleva costruire un poligono, in quanto il posto era abituato agli spari, date le tante cazzate sparate da chi diceva come riqualificarlo. Infine l’IKEA, che ci voleva fare uno store, ma a forza di far montare armadi si erano montati il capo anche loro. Speriamo quindi che stavolta sia la volta buona, e chi arriva in città dall’autostrada abbia un riqualificato biglietto da visita, oltre che dignità al luogo… e a chi ci ha lavorato (fidatevi).
Certo che tra ristoranti, bar storici, edicole e ora anche la Lebole, ad Arezzo ci stiamo talmente Bertellizzando che ormai non si dice più “Fatti da una proda”… ma “Fatti da una Prada”, o anche ce piglierebbe la voglia de prendere l’elicottero anche per andare a buttare la spazzatura, oppure chi imbianca una casa è più esperto di vela che a dare il velo. O che se farebbe la spollinata nell’Arno con la barca Luna Rossa anche se ora è un casino falla passare da sotto il guado provvisorio al Ponte Buriano. Ma come Patrizio Bertelli ha passione appunto per la vela e la sua barca Luna Rossa, tutti gli aretini in generale hanno passione per le barche. Cè chi vorrebbe una barca di quattrini, chi una barca di donne (o uomini), chi una barca di ferie. Ma ci sono anche quelli che a fine giornata hanno tirato una barca de moccoli… con o senza vento. E a quelli può far poco anche Bertelli.
Tanta partecipazione alla marcia per la pace culminata a Rondine con la presenza del Presidente della Repubblica Mattarella. Tanti studenti in marcia, con alcuni che hanno dovuto fare i conti coi colpi di sole.
Altri che, tanto per il gusto di botecare sempre e comunque, i colpi li hanno mandati per il traffico, ma a questi va ricordato che era una marcia per la pace e al mondo per arrivare alla pace purtroppo non è facile come a Arezzo che basta passare dal Merda.
Giornata particolare, quella aretina del Presidente Mattarella, con al mattino a colloquio con Papa Leone, poi a Rondine a colloquio con Vaccari e il nostro Vescovo Migliavacca. Quindi, caro Presidente Sergio, se in poche ore ha avuto a che fare con Leone, Rondine, Vaccari e Migliavacca, vuol dire che è istituzionale anche col mondo animale e non è poco! Poi al termine della cerimonia a Rondine, l’elicottero con Mattarella ha provato a sorvolare Arezzo su richiesta del Presidente, ma arrivato sopra il cantiere della rotonda di Via Fiorentina, il pilota non ci ha capito più nulla e rischiando di finire il carburante (si era messo in coda pur essendo in cielo) ha dovuto rigirare e proseguire per Roma. Perché per un elicottero, a differenza degli uomini, è bene e necessario che le pale girino sempre!
E per finire il proverbio della settimana: Il caldo è bel che arrivato e tra poco t’ammazza. Io l’ho sempre dichiarato che se sarebbe rimpianto la guazza!

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