Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

venerdì | 01-08-2025

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Pendolari Arezzo–Valdichiana: “Senza interventi, sulla Direttissima ci aspettano solo più disagi”

Il Comitato Pendolari Arezzo–Valdichiana lancia l’allarme sulla possibile esclusione dei treni regionali dalla linea Alta Velocità a partire dal 1° gennaio 2026, in seguito all’innalzamento della velocità a 300 km/h sulla tratta Direttissima Rovezzano–Settebagni, come previsto dalla delibera 178/2024 dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti.

“Siamo un gruppo spontaneo di pendolari e vogliamo rappresentare i disagi quotidiani che affrontiamo – scrivono –. Se Trenitalia confermerà l’intenzione di dirottare tutti i regionali sulla cosiddetta ‘linea Lenta’, le conseguenze per chi viaggia ogni giorno saranno pesantissime.”

I treni regionali oggi utilizzano tratti della Direttissima, ma non sono abilitati a superare i 160 km/h, rendendo incompatibile la loro circolazione con il nuovo standard previsto per l’Alta Velocità. La soluzione prospettata dall’azienda ferroviaria – spostare tutti i convogli regionali sulla linea tradizionale – significherebbe aumentare tempi di percorrenza, ritardi e disservizi, con ricadute pesanti per studenti, lavoratori e famiglie.

Una situazione già critica

Il Comitato sottolinea come già tra la fine del 2023 e la prima metà del 2024 la tratta Firenze–Arezzo–Roma abbia mostrato forti criticità sul fronte della puntualità e dell’efficienza, anche a causa di cantieri, manutenzioni e interferenze tra treni regionali e a lunga percorrenza.

“Abbiamo vissuto ritardi anche superiori ai 100 minuti, cancellazioni improvvise, sovraffollamento e totale mancanza di comunicazione da parte degli operatori. La qualità della vita di migliaia di cittadini viene compromessa ogni giorno.”

L’appello alle istituzioni

Il Comitato chiede interventi concreti, urgenti e condivisi, rivolgendosi sia alle istituzioni locali e regionali che alle aziende del trasporto ferroviario:

“Chiediamo che venga mantenuta la deroga al transito dei treni regionali sulla Direttissima, almeno fino a quando non saranno disponibili soluzioni alternative realmente sostenibili. Non si può scaricare tutto il peso del cambiamento sui pendolari.”

I rappresentanti chiedono inoltre di essere coinvolti in tavoli di confronto, affinché anche chi vive quotidianamente il servizio ferroviario possa portare la propria voce:

“Vorremmo partecipare a eventuali incontri congiunti, per fare fronte comune su un tema che riguarda la quotidianità di migliaia di toscani. È una questione di diritto alla mobilità, non solo di orari e coincidenze.”