Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

domenica | 09-11-2025

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Mobilità

Direttissima, proroga treni regionali fino al 2026: pendolari e sindaci tirano un sospiro di sollievo

Buone notizie per i pendolari del Valdarno e non solo: i treni regionali che non superano i 200 km/h potranno continuare a viaggiare sulla Direttissima Roma–Firenze fino alla fine del 2026, con una proroga che si estenderà anche, seppur in forma ridotta, al 2027. L’annuncio è arrivato dal presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti (Art), Nicola Zaccheo, in occasione della presentazione della relazione annuale.

La decisione evita uno scenario che avrebbe creato forti disagi: dal 31 dicembre 2025, infatti, sarebbe scaduta la deroga che permette ai treni regionali “lenti” di circolare sulla linea ad alta velocità. Lo stop avrebbe costretto i convogli a spostarsi sulla linea lenta, con tempi di percorrenza molto più lunghi.

A rendere necessaria la proroga è stato soprattutto il ritardo nella consegna dei nuovi treni Pop 200, capaci di viaggiare fino a 200 km/h e dunque pienamente compatibili con la Direttissima. Si tratta di convogli già ordinati dalle Regioni: sei dalla Toscana e dodici dall’Umbria, ma che Trenitalia avrebbe dovuto consegnare entro il 2023. Ad oggi i tempi si sono allungati e l’obiettivo è completare la fornitura entro il 2027.

Zaccheo ha voluto precisare che dal 2028 non sarà possibile immaginare ulteriori proroghe: quella data rappresenta quindi la scadenza ultima per sostituire tutti i treni in circolazione.

Intanto, nel Valdarno la proroga è stata accolta con grande sollievo. Il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, che si è battuto a lungo per ottenere questo risultato, parla per voce del portavoce Maurizio Da Re di “ottima notizia e grande soddisfazione”. Soddisfazione condivisa anche dai sindaci del Valdarno fiorentino e aretino, che vedono nella proroga una garanzia di continuità per studenti, lavoratori e viaggiatori quotidiani.

Sul fronte politico, il consigliere regionale Marco Casucci (Noi Moderati) ha definito la scelta “un atto dovuto”, chiedendo però che la Regione Toscana vigili attentamente su Trenitalia, affinché i nuovi treni vengano consegnati nei tempi previsti.

Resta comunque qualche ombra. La proroga risolve l’urgenza del momento, ma non cancella le criticità: i ritardi nelle consegne, alcune corse considerate inefficaci e la necessità di garantire che orari e collegamenti non subiscano tagli o peggioramenti. Sarà il 2027 l’anno decisivo, quello in cui le Regioni e Trenitalia dovranno farsi trovare pronte, per evitare che dal 2028 i pendolari siano costretti a un drastico ridimensionamento del servizio sulla Direttissima.