Lavoro
UGL: azioni concrete per la sicurezza sui treni regionali a tutela del personale
 
			Il sindacato di Arezzo ha chiesto un incontro alla Regione Toscana per prevenire molestie, aggressioni o violenze. L’occasione è fornita dal tentativo di un passeggero di baciare la capotreno sulla tratta tra Montevarchi e Arezzo.
AREZZO – Azioni concrete per garantire la sicurezza sui treni regionali e tutelare il personale ferroviario. A richiederle è il sindacato UGL – Unione Generale del Lavoro di Arezzo che ha sollecitato un incontro alla Regione Toscana per evidenziare l’urgenza di mettere in atto un piano di interventi per riuscire, insieme alle altre istituzioni competenti, a prevenire episodi di molestie, aggressioni o violenze nei confronti degli operatori nei servizi pubblici.
La stretta attualità del tema è testimoniata dal tentativo da parte di un passeggero di baciare una giovane capotreno sulla linea regionale Firenze-Roma, tra Montevarchi e Arezzo, con l’autore del gesto che è stato prontamente denunciato ma che è stato poi assolto con la formula “il fatto non sussiste”. La sezione Ferrovieri dell’UGL, dunque, esprime solidarietà e vicinanza alla giovane capotreno, evidenziando sconcerto e indignazione verso la decisione adottata dal giudice. «L’assoluzione – commenta Marco Turcheria, segretario provinciale del sindacato, – rischia di normalizzare un gesto chiaramente invasivo e non consensuale, compiuto nei confronti di una donna lavoratrice nell’esercizio delle sue funzioni. Definire tale atto come una “supplica” o un “malinteso” significa negare la natura molesta e violenta di un comportamento che lede la dignità femminile e che rientra a pieno titolo tra le forme di molestia sessuale sul lavoro, troppo spesso sottovalutate o giustificate».
L’UGL ribadisce come l’episodio e la successiva assoluzione testimonino, ancora una volta, le condizioni di vulnerabilità e di scarsa tutela in cui gravano quotidianamente i lavoratori e le lavoratrici del settore ferroviario, costretti a operare in contesti dove la sicurezza personale non è garantita e dove, nel caso delle donne, sono sempre più frequenti comportamenti discriminatori e sessisti. Per queste ragioni, il sindacato ha scelto di rivolgersi alla Regione Toscana per conoscere quali azioni concrete intenda mettere in atto per garantire una maggiore sicurezza a bordo dei treni regionali, per rafforzare la tutela del personale ferroviario con particolare attenzione alla protezione delle donne e per prevenire nuovi episodi di molestie, aggressioni o violenze. «Come sindacato – aggiunge Turcheria, – ribadiamo che ogni atto non consensuale è violenza e che nessuna giustificazione può sminuire un gesto lesivo della dignità di una donna. La sicurezza e il rispetto devono essere priorità assolute per le istituzioni e per le aziende del settore».




