Polizia locale di Arezzo, il nuovo anno non nasce sotto i migliori auspici: continua l’agitazione

“A seguito dello Stato di agitazione proclamato da questa Sigla in data 16/09/2019 e del successivo tentativo di raffreddamento presso la Prefettura di Arezzo, il quale ha avuto esito negativo – recita la nota di CSA Regioni Autonomie Locali Coordinamento provinciale di Arezzo – sono state proclamate ed effettuate altre giornate di sciopero, l’ultima svoltasi in data 15/12/2019. In data 16/12/2019, questa Sigla sindacale ha incontrato la Giunta comunale di Arezzo la fine di risolvere la vertenza in corso. In quella Sede esponenti di questa Organizzazione sindacale avevano colto l’impegno verbale della Giunta stessa di porre in essere entro pochi giorni atti e provvedimenti o stipule di Accordi tesi a risolvere nell’immediato alcuni degli aspetti della vertenza. Tuttavia, per quanto a conoscenza di questa O.S., al momento, nessun atto o provvedimento è stato assunto dagli Organi preposti, né si intravedono ipotesi di Accordo, né ci sono stati contatti, anche per le vie brevi, tra l’Amministrazione comunale di Arezzo e questa Sigla. Pertanto, perdurando tutti i motivi del contenzioso sindacale questa Sigla sindacale ha proclamato un’altra giornata di sciopero per il Comparto non dirigenziale della Polizia Locale di Arezzo. Detto sciopero si terrà in data domenica 12 Gennaio 2020.
Si ricordano le motivazioni della vertenza in atto integrate dal punto A): Mancato pagamento da parte dell’Amministrazione comunale di Arezzo, relativo all’anno 2018, nei confronti dei singoli lavoratori interessati della quota loro spettante dei proventi derivanti dall’art. 208, commi 4 lett c), e 5, del D.Lgs. n. 285/1992 ss.mm.ii. (Codice della Strada), relativo al sopra richiamato Accordo efficace ed in essere, anche tenuto conto del Provvedimento del Dirigente Comandante della Polizia Locale che ha stabilito – viste le decisioni assunte dai singoli lavoratori interessati – Provvedimento de quo del tutto efficace ed in essere, al quale i competenti Uffici non hanno dato corso; Capitoli di bilancio ritenuti insufficienti previsti per l’acquisto delle divise e degli accessori da fornire al personale (Ufficiali ed Agenti) della Polizia Locale di Arezzo, tenuto conto anche delle nuove assunzioni, in ossequio alla Legge regionale, del relativo Regolamento di attuazione e del Regolamento del Corpo. Infatti, per il 2019 sono stati previsti soltanto euro 340,00 iva compresa per ciascun appartenente al sopra richiamato Corpo; Punto A): Inoltre, rispetto al sopra menzionato Stato di agitazione sono intervenuti dei motivi aggiunti scaturiti dalla firma della Preintesa aziendale, concernente il CDI 2019, siglata da altre OO.SS. e dalla maggioranza della RSU che tuttavia questa Sigla rappresentativa del Comparto non ha sottoscritto, ritenendo alcuni Istituti contrattuali, in primis quelli contenuti nel Titolo VI CCNL 21/05/2018, assolutamente non economicamente congrui e lontanissimi dalla Piattaforma presentata unitariamente in data 08/07/2019 e ratificata dall’Assemblea generale di tutto il Personale del Comune di Arezzo svoltasi in data 28/08/2019. Inoltre, insistono altre forti criticità; solo a titolo di mero esempio, si rappresenta che per il 2019 l’Amministrazione comunale di Arezzo, ha decurtato circa 3000 ore dal “monte ore” per il lavoro straordinario riservato alla Polizia Locale di Arezzo, nonché persistono, ad avviso di questa Sigla sindacale, altre forti perplessità sul Contratto decentrato dell’Ente 2019 che questa O.S. non ha sottoscritto, esplicitandone le motivazioni nelle opportune Sedi, non in ultimo nell’incontro con la
Giunta comunale del 16 dicembre 2019. Per ciò che concerne la situazione dell’intero Ente, questa Sigla registra da parte di molti lavoratori e lavoratrici forti malumori relativi all’applicazione del Contratto aziendale 2019, non sottoscritto dal CSA RAL, anche in tema di Progressioni economiche orizzontali contenute nel Contratto stesso che fanno intravedere, almeno per quanto concerne questa Sigla sindacale, un 2020 che non nasce, purtroppo, con i migliori auspici dal punto di vista delle relazioni sindacali”.