Lavoro
Nuove regole sul pignoramento dei sussidi non pensionistici
L’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Arezzo illustra le novità recentemente introdotte dall’Inps. La volontà è di garantire assistenza e orientamento sulle prestazioni pignorabili in caso di debiti.
AREZZO – Nuove regole sul pignoramento dei sussidi non pensionistici. A renderle note è l’Ordine dei Consulenti del Lavoro della provincia di Arezzo che illustra le novità recentemente introdotte dall’Inps e che rinnova il proprio impegno sul territorio per orientare i cittadini all’interno di una materia complessa e articolata tra diritti, tutele e vincoli legali relativi ai sussidi previdenziali. La volontà, in questo caso, è di garantire assistenza a chi percepisce prestazioni quali NASpI, cassa integrazione, indennità di malattia, maternità, paternità e congedi parentali per comprendere quali somme erogate dall’Inps sono protette e quali, invece, possono essere parzialmente pignorate dai creditori per soddisfare debiti pregressi.
Il quadro riepilogativo delle disposizioni vigenti in materia è chiarito dalla circolare 130 del 2025. L’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Arezzo evidenzia come le prestazioni non pensionistiche quali NASpI, Cassa Integrazione Guadagni, indennità di malattia, maternità, paternità e congedi parentali siano impignorabili perché si tratta di aiuti economici destinati al sostentamento e alla tutela della persona e, di conseguenza, protetti da azioni esecutive per la loro funzione assistenziale. L’unica eccezione riguarda situazioni di indebiti verso l’Inps o contributi non versati per cui lo stesso istituto può trattenere fino a un quinto dell’importo erogato. Un diverso trattamento è invece previsto per le prestazioni che sostituiscono il reddito da lavoro come NASpI ordinaria, cassa integrazione o indennità di mobilità per cui la legge permette il pignoramento sotto il controllo del giudice fino a un quinto per debiti fiscali o altri crediti, con possibilità di trattenere una quota maggiore per crediti alimentari. In caso di più creditori, inoltre, la somma complessiva pignorabile può arrivare fino al 50% dell’importo netto della prestazione. Un’ulteriore voce riguarda, infine, l’anticipazione NASpI per avviare un’attività autonoma o imprenditoriale che può essere integralmente pignorata, trattandosi di un incentivo e non di un sostegno al reddito. “L’Inps”, evidenzia l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Arezzo, “sottolinea che, in caso di più pignoramenti sulla stessa prestazione, devono essere rispettati i limiti stabiliti dalla legge per evitare trattenute eccessive. L’obiettivo della circolare è, infatti, di garantire un equilibrio tra tutela dei cittadini e recupero dei crediti, offrendo maggiore trasparenza e sicurezza nei rapporti con l’ente previdenziale”.




