Nonni in bellezza: studentesse e anziani a confronto alla Casa Pia

Giovani studentesse a confronto con la terza età nel progetto di alternanza scuola-lavoro “Nonni in bellezza”. L’iniziativa, giunta alla terza edizione, è ospitata dalla Casa di Riposo Fossombroni e coinvolgerà le ragazze del percorso di studi “Operatore del benessere e estetica” dell’istituto Margaritone-Vasari che arricchiranno la loro tradizionale formazione tra i banchi attraverso l’incontro con i residenti dell’istituto cittadino. Per una mattina al mese fino al termine dell’anno scolastico, circa cinquanta studentesse di seconda e di terza si recheranno alla Casa Pia per mettersi alla prova in speciali trattamenti di benessere e di bellezza rivolti agli anziani con il coordinamento della professoressa Serena Leonardi e delle estetiste professioniste Cristina Conti e Rossella Gepponi.
«Il valore di questo progetto è reciproco – commenta Paola Petruccioli, presidente della Casa di Riposo Fossombroni. -Le studentesse vivono infatti un’opportunità di crescita e di formazione con i nostri ospiti che, a loro volta, possono godere di preziosi momenti di benessere, di cura di sé e di incontro intergenerazionale».
“Nonni in bellezza” permetterà alle studentesse di provare sul campo la loro futura professione e di concretizzare quanto appreso nelle lezioni a scuola, proponendo momenti di cura del corpo per gli ospiti della Casa Pia tra manicure, smalto alle unghie, pulizia del viso e pedicure. Il progetto è caratterizzato anche da una particolare cura verso la sicurezza dell’anziano per proporre trattamenti studiati a seconda delle eventuali problematiche medico-sanitarie, mentre la novità della terza edizione è la maggior attenzione che sarà rivolta al benessere psico-fisico delle persone coinvolte attraverso massaggi rilassanti alle mani, ai piedi e al viso.
«Questo progetto rappresenta per le nostre studentesse un’esperienza di forte sensibilizzazione sociale – continua Roberto Santi, dirigente scolastico del Margaritone-Vasari. -L’approccio alla terza età è inizialmente vissuto con tensione e titubanza perché i ragazzi sono sempre meno abituati a rapportarsi e ad operare con gli anziani, ma i timori iniziali lasciano subito il posto alle emozioni di vivere, capire e sperimentare situazioni diverse dalla quotidianità».