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mercoledì | 17-09-2025

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Lavoro

Lavoro e disabilità Arezzo: 96 iscritti al progetto Stil, 15 assunzioni

STIL – Lavoro&Disabilità: positivo il primo bilancio. Dopo appena sette mese dall’avvio del percorso sono incoraggianti i dati dell’innovativo progetto di promozione lavorativa delle persone con disagio fisico e psichico.

Sono 96 gli iscritti al progetto con un totale di 15 assunzioni, 15 tirocini attivati e 5 tirocini in fase di attivazione

96 iscritti con un totale di 15 assunzioni, 15 tirocini attivati e 5 tirocini in fase di attivazione: dopo appena sette mesi dal suo avvio (il progetto ha preso il via lo scorso 31 gennaio 2025), sono importanti e consistenti i numeri attuali che fotografano il progetto “STIL – Lavoro&Disabilità” con il quale si vogliono valorizzare e migliorare le politiche e le pratiche di inclusione lavorativa delle persone con disagio fisico e psichico.

Messo a punto dalla Fondazione Arezzo Comunità che ne è capofila, in collaborazione con ANDEL ASP (Agenzia Nazionale Disabilità/Lavoro), COOB consorzio di cooperative sociali di tipo B e con la partecipazione di un network del territorio aretino composto da Comune di Arezzo, Ufficio Scolastico Territoriale di Arezzo Azienda Usl Toscana sud est, Università degli Studi di Siena – sede di Arezzo, ARTI – Agenzia Regionale Toscana per l’impiego, Organizzazioni del Terzo settore del territorio che si occupano di interventi educativi sulla disabilità e/o inserimento lavorativo delle persone fragili/disabili, STIL viene reso possibile grazie al fondamentale sostegno economico su base triennale erogato da Fondazione CR Firenze.

L’obiettivo è quello di sperimentare e sviluppare un nuovo modello di incontro domanda/offerta di lavoro per persone disabili, in grado di sensibilizzare le imprese all’adozione di una cultura maggiormente inclusiva e di strutturare un sistema territoriale per la promozione dell’inclusione lavorativa delle persone disabili, con particolare attenzione ai soggetti più fragili.

Il lavoro finora svolto conferma che la strada intrapresa è quella giusta: circa un terzo delle persone iscritte al progetto ha già trovato una collocazione nel mondo del lavoro grazie a un nuovo modello di fare rete fra chi si impegna nel “terzo settore”.

Un ringraziamento va al personale della Fondazione che con professionalità e tenacia porta avanti questo progetto.