Lavoro
Fimer: nuovi investitori, crescita livelli produttivi e tavolo al Mise

Giusto andarci cauti, con i classici piedi di piombo, ma qualcosa di estremamente positivo sta muovendosi attorno alla vertenza della Fimer, l’azienda di Terranova Bracciolini in crisi dalla fine del 2021 e che, tutt’oggi, sta tenendo col fiato sospeso circa 800 dipendenti tra diretti e indiretti. Venerdì 25 marzo potrebbe essere la data della svolta, giorno nel quale è stato convocato il tavolo al Mise da cui dovrebbe venire fuori il nome del nuovo investitore che andrebbe non solo a salvare i tantissimi posti di lavoro ma, soprattutto, a immettere delle liquidità importanti per continuare la produzione di inverter per fotovoltaici. La data è stata ufficializzata nel pomeriggio di ieri; parteciperanno all’incontro le istituzioni sindacali, oltre naturalmente ai massimi vertici dell’azienda che, proprio in questo giorno, confidano di chiudere il tutto e ridare serenità a coloro che prestano la propria opera e ai futuri investitori. Il peggio, insomma, sembra essere alle spalle, ma prima di alzare le braccia al cielo in segno di vittoria meglio attendere ancora qualche giorno. Di sicuro, questo è certo, la grande mobilitazione attorno alla vicenda sta creando degli sviluppi positivi ed è certamente questo quello che auspicavano tutti, dai dipendenti stessi, al sindaco di Terranuova Sergio Chienni, al presidente della regione Toscana Eugenio Giani che tanto si è prodigato per la felice riuscita della trattativa.
A difendere la produzione di inverter nel territorio aretino anche la Regione è scesa in campo a più riprese. Eugenio Giani ha partecipato a suo tempo al consiglio comunale straordinario a Terranuova ed è impegnata con il tavolo dell’unità di crisi convocato da Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente. “Da mesi abbiamo attivato il tavolo regionale su richiesta delle organizzazioni sindacali e da lì abbiamo sollecitato la convocazione del tavolo Mise per giungere a qualche certezza” spiega Fabiani. “Proprio nell’ultima riunione del tavolo regionale sono emersi alcuni sviluppi nelle trattative con alcuni potenziali investitori; ci sono inoltre ‘buone notizie’ per quanto riguarda la crescita dei livelli produttivi e appare ricostruito il filo del dialogo tra azienda e sindacato” conclude il consigliere.