Cala il gelo sulle relazioni tra sindacati e Comune di Arezzo

Dichiarato lo stato di agitazione. Scontro su salario accessorio e Polizia Locale. Sono diventati gelidi i rapporti tra Comune di Arezzo e sindacati tanto che la Rsu, d’intesa con le federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Csa, ha dichiarato lo stato di agitazione.
“Due i temi sui quali l’Amministrazione comunale sfugge al confronto e, soprattutto, non garantisce risposte concrete. Il primo è sul salario accessorio, cioè sugli incrementi resi possibili dal decreto PA del Governo. Noi abbiamo fatto una proposta dettagliata che non solo non intacca il piano delle assunzioni ma lascia le condizioni perché ce ne siano di aggiuntive, dando comunque ai lavoratori la possibiltà di avere aumenti di stipendio. Dinanzi a una nostra precisa e dettagliata proposta, il Comune ci ha risposto che la valuterà nell’ambito delle variazioni di bilancio che sono in programma tra agosto e ottobre. Risposta vaga, tempi lunghi e nessuna certezza: per noi inaccettabile e infatti l’assemblea dei dipendenti ci ha dato mandato per la dichiarazione dello stato di agitazione”.
Dal salario alla Polizia Locale.
“Qui, in fatto di risposte, siamo allo zero assoluto. Abbiamo presentato una proposta articolata in 11 punti e su nessuno c’è ancora stato un pronunciamento. Si va da argomenti più tecnici quali ad esempio il vestiario a quello generale per eccellenza e cioè la nuova caserma. Già nel 2018 ci eravamo espressi contro l’ipotesi di via Filzi, una scelta che chiunque fosse solo passato per caso su quella strada avrebbe giudicato negativamente. Gli anni sono passati, di via Filzi non si parla più se non per contenziosi e le lavoratrici e i lavoratori della Polizia Locale continuano a lavorare nella caserma di via Setteponti, una struttura assolutamente inadeguata”.
Rsu e federazioni di categoria Cgil, Cisl, Uil e Csa attendono adesso risposte concrete da parte dell’Amministrazione Ghinelli. In questi giorni e non a ottobre.