Lavoro
Bekaert, i sindacati: “Scongiurati 318 licenziamenti”. Pronti nuovi acquirenti – Audio
L’intesa prevede l’impegno delle parti alla ricerca e selezione di “soggetti aziendali che possano subentrare “a condizioni incentivate negli impianti dismessi con un piano industriale solido, tempistiche accettabili e assorbendo il personale o parte di esso”.
A sostegno dei lavoratori, si garantisce l’attivazione delle cassa integrazione straordinaria per 12 mesi dal primo gennaio 2019: le parti hanno concordato di mantenere in funzione lo stabilimento e proseguire le attività fino a dicembre prossimo. Nell’accordo sono inseriti anche incentivi all’esodo e alla ricollocazione su base volontaria, e “sconti” sull’acquisto del sito produttivo in proporzione agli ex operai che verranno reimpiegati. L’accordo dovrà essere approvato dai lavoratori.
“La determinazione del sindacato dei lavoratori e di un intera comunità ha pagato, la solidarietà ha vinto” ha detto Dabiele Calosi, segretario Fiom Cgil Firenze.
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I soggetti interessati ad acquisire la Bekaert di Figline Valdarno già ci sono, secondo Alessandro Beccastrini, segretario Fim Cisl Firenze-Prato: “I nomi non si possono fare, ma ci sono interessamenti molto concreti che dovrebbero maturare entro pochi giorni“.
Rossi su accordo Bekaert: “Adesso possibili nuove prospettive produttive”
“Ciò che appariva un caso disperato e perso, può ora aprire la strada a nuove prospettive produttive che garantiscano l’occupazione e la ricchezza dell’intero territorio di Figline Incisa. La Bekaert si è impegnata a supportare con una cifra consistente le riassunzioni nello stesso sito da parte di altre imprese che volessero presentare i loro piani industriali. Si tratta da parte sua di un rimedio, sia pur parziale, alla ferita che ha inferto ai lavoratori e al territorio“.
Il presidente Enrico Rossi parla, ad accordo per la Bekaert raggiunto, delle prospettive future dell’area di Figline Incisa e dei lavoratori.
“La Regione – aggiunge Enrico Rossi – è particolarmente impegnata a tutti i livelli per favorire, anche d’intesa con l’azienda, i progetti di reindustrializzazione che presentaranno le imprese che nel frattempo si sono fatte avanti. Siamo disposti, se si riveleranno seri, a supportare con i fondi nazionali destinati allo sviluppo e alla coesione che ci sono stati attributi e con i fondi strutturali europei per lo sviluppo economico e per la formazione, progetti industriali che vadano in direzione del totale reimpiego dei lavoratori.
L’obiettivo su cui intendiamo lavorare, che sta particolarmente a cuore al sindaco, e che ieri abbiamo discusso con l’azienda, è il pieno utilizzo del grande stabilimento situato nel cuore della città. Un obiettivo che se realizzato potrebbe diventare un modello positivo. Non sarà facile arrivarci, ma sarebbe un grande esempio di come si può uscire bene da una situazione critica.
Mi impegnerò, anche personalmente e con tutte le mie forze per arrivare a raggiungerlo, curando i rapporti con gli investitori e con la stessa Bekaert“.




