Lavoro
Arezzo, quasi 100mila pensionati, diminuiscono i lavoratori attivi. Boom dei giovani Neet

L’INPS fotografa la situazione sociale di Arezzo e della Toscana. Stamani a Firenze la relazione di Marco Rossi, dirigente Cgil Arezzo e Presidente del Comitato regionale Inps Toscana.
Nella provincia di Arezzo i pensionati sono 96.696 con una prevalenza delle donne: 50.579 contro 46.117 uomini. L’età media di decorrenza della pensione è 64,7 anni per le prima e 63,2 per i secondi. La presentazione del rendiconto sociale regionale 2024 dell’Inps è stata, stamani a Firenze, occasione per verificare la situazione sociale della Toscana.
“Nelle prossime settimane – ha annunciato Marco Rossi, dirigente Cgil di Arezzo e Presidente del Comitato regionale Inps Toscana – le sedi provinciali dell’Istituto organizzeranno le presentazioni dei rendiconti nei vari territori. Un appuntamento consolidato che si conferma occasione preziosa di informazione e confronto, nel segno della trasparenza e della partecipazione. Attraverso questi incontri, vengono messi a disposizione dati e analisi utili per comprendere l’evoluzione della società toscana, con particolare attenzione ai cambiamenti nel mondo del lavoro e nel sistema previdenziale”.
Il commento all’anno 2024 in Toscana:
“I numeri mostrano una tendenza chiara: da un lato cresce il numero dei pensionati, dall’altro si registra una diminuzione dei lavoratori attivi, spesso impiegati con retribuzioni contenute e in condizioni di instabilità contrattuale. A questo si aggiunge un dato ancor più preoccupante: l’aumento dei giovani inoccupati e in cerca di lavoro, in particolare dei cosiddetti NEET (Not in Education, Employment or Training), che rappresentano una fascia vulnerabile e sempre più estesa della popolazione. Queste dinamiche ci avvicinano alla cosiddetta “gobba previdenziale” e rendono ancora più urgente una riflessione condivisa. Diventa quindi indispensabile anticipare le trasformazioni in atto, adottando scelte strutturali e lungimiranti, capaci di offrire risposte sostenibili e durature, al di là delle contingenze del momento”.