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venerdì | 05-09-2025

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Giostra del Saracino

Gli Sbandieratori di Arezzo in Giostra: una tradizione d’eccellenza

Fondata come ente autonomo nel 1960 (e formalizzata come associazione nel 1964), l’Associazione Sbandieratori di Arezzo ha origini che risalgono agli anni ’30, quando gli alfieri erano presenti come porta-bandiera dei Quartieri durante la Giostra del Saracino.  Il gruppo nacque a seguito di una trasferta a Liverpool organizzata dall’Ente Provinciale del Turismo, da cui emerse la volontà di dotarsi di una rappresentanza stabile e strutturata.

Arte, storia e originalità
La missione degli Sbandieratori aretini è descritta così sul loro sito ufficiale: “restituire l’arte del ‘maneggiar l’insegna’ nella sua forma più completa, fedele alla tradizione militare, ma senza dimenticare l’aspetto artistico e coreografico”. Sono infatti pionieri nel portare questa pratica antica — radicata nell’addestramento militare medievale — in una forma collettiva, spettacolare e ritmica.

I loro esercizi spaziano fra:

sfide singole, a coppie o in piccoli/grandi gruppi;
esibizioni coreografiche ispirate ai repertori del XVI secolo;
l’originalissima Schermaglia, una rappresentazione simbolica della lotta tra Bene e Male messa in scena con bandiere e acrobazie, ideata nel 1962 da Vittorio Dini Wikipediasbandieratori.arezzo.it;
performance arricchite da tamburi, chiarine e musica ad hoc.

Costume, bandiere, acrobazie

Un tratto distintivo del gruppo è l’uso di costumi e bandiere artigianali. Ogni drappo (misura circa 140×160 cm, su asta in faggio e contrappeso in piombo) è dipinto e cucito a mano, rappresentando ciascuno uno dei 39 comuni della provincia aretina. Anche i costumi, riccamente ricamati sempre a mano, si ispirano alle opere di Piero della Francesca Wikipedia. Gli acrobati, selezionati tra ginnasti, eseguono figure spettacolari, soprattutto nella Schermaglia Wikipedia+1.

Oltre 1.700 esibizioni nel mondo

Notevole anche il palmarès internazionale: più di 1.700 esibizioni in tutto il pianeta, comprese cerimonie iconiche come:

l’apertura delle Olimpiadi a Città del Messico (1968),
il World Cup di calcio a Stoccarda (1974),
il Seoul Drum Festival (2006),
numerose tournee in Giappone, Sud America, Australia, Medio Oriente,
udienze in Vaticano e partecipazioni a eventi prestigiosi come Expo e cerimonie sportive globali Wikipedia.
Il loro ruolo alla Giostra del Saracino
Durante le due edizioni annuali della Giostra, gli Sbandieratori sono protagonisti dello spettacolo che precede il torneo. Nel Corteo Storico, composto da oltre 300 figuranti, si esibiscono con le loro bandiere accompagnati da un gruppo di musicisti composto da 33 chiarine, 11 tamburi, un portalabaro e due lucchi Wikipedia. Ogni esibizione è unica e pensata per suscitare emozione e meraviglia nel pubblico

Gli Sbandieratori di Arezzo non sono solo una presenza imprescindibile alla Giostra del Saracino: sono ambasciatori d’arte, cultura e tradizione, capaci di unire radici civiche, spettacolo e alta tecnica in un equilibrio unico.

Ecco tutti i nomi degli sbandieratori protagonisti della Giostra di settembre

Sbandieratori: Apa Niccolò, Riccardo Bianco, Filippo Brucato, Lorenzo Buracchi, Yuri Cacchiani, Sirus Casini, Massimo De Lucia, Marco Donati, Massimo Donati, Daniele Fabbriciani, Federico Ginestroni, Giacomo Guelfi, Lorenzo Mazzi, Gabriele Mori, Alessio Pallanti, Luca Razzolini, Giacomo Romanelli, Cristian Saviotti, Daniele Serboli, Tommaso Verdinelli, Roberto Vestrini, Romano Junior Vestrini
Tamburi Andrea Amoruso, Marco Blasi Toccaceli, Riccardo Castrogiovanni, Nicola Dini, Simone Duranti, Pier Alberto Faralli, Mattia Forciniti, Luca Gallorini, Marco Mammoli, Alessio Montini, Niccolò Rosati, Riccardo Soldani.

Trombe: Luca Banelli, Riccardo Brandazzi, Cristian Bulletti, Gianluca Bulletti, Hiroshi Farsetti, Gianfrancesco Gamurrini, Riccardo Pallanti, Alessandro Pancini, Niccolò Piccinotti, Tommaso Piccinotti, Francesco Ricciarini, Leonardo Tundo.

Acrobati: Gabriele Mori, Alessandro Eustorgi, Lorenzo Piazza, Manuel Zarrella

Lucchi:  Stefano Martini, Sergio Rossi.

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