Focus 24
Lavoratori autonomi e atipici: quali opportunità di credito esistono oggi?
Un recente articolo pubblicato sulla rivista online Forme* riporta alcuni dati di ISTAT e di Eurostat che evidenziano che l’Italia è uno dei Paesi europei con la più alta concentrazione di lavoratori autonomi (23,1% sul totale degli occupati), il cui numero supera i 5 milioni. Tra l’altro, in base alle tendenze attuali, questo numero è destinato a crescere.
Tra gli aspetti positivi che caratterizzano il lavoro autonomo ci sono indubbiamente la flessibilità e l’indipendenza, due aspetti che sicuramente per molti hanno grandissima importanza. Tuttavia, quando un lavoratore autonomo, per un motivo o per l’altro, ha la necessità di accedere a una forma di credito, il percorso può risultare più complesso rispetto a quello di un lavoratore dipendente pubblico o privato, che gode di un reddito regolare.
È possibile ottenere un prestito senza busta paga?
È innegabile che avere un contratto di lavoro dipendente può facilitare l’ottenimento di un finanziamento, ma si deve anche sfatare il mito che sia una condizione necessaria. Esistono infatti opzioni di prestiti online (anche senza busta paga tradizionale) che non richiedono una burocrazia eccessiva. Peraltro, i lavoratori autonomi hanno anche la possibilità, se sussistono alcuni requisiti, di ottenere anche finanziamenti consistenti, come i mutui casa.
Come si può richiedere un prestito online senza busta paga?
La richiesta di un prestito online è un processo piuttosto semplice e rapido. I requisiti di base sono la residenza italiana e la maggiore età. Un altro requisito normalmente richiesto è una determinata età massima alla scadenza del prestito, che tipicamente oscilla tra i 75 e gli 80 anni.
Se questi requisiti sono soddisfatti, si può procedere con la richiesta, il cui step preliminare è la simulazione di prestito. Questo passaggio è importante perché mostra al richiedente tutti i dettagli del prestito, ivi compreso l’importo della rata mensile.
Terminata la simulazione, si dovranno fornire informazioni e caricare alcuni documenti (carta d’identità e tessera sanitaria).
È necessario poi fornire la documentazione che dimostra la propria affidabilità finanziaria. Ai lavoratori autonomi (freelance, atipici ecc.) saranno richieste le dichiarazioni dei redditi dato che non ricevono una busta paga. Solitamente la banca richiede le dichiarazioni degli ultimi due anni.
È necessario anche informare la banca di eventuali finanziamenti in corso (prestiti con altre banche, finanziamenti finalizzati ecc.).
Il prestito può essere richiesto anche se non si è già clienti della banca, ma nel caso si intrattengano già rapporti con l’istituto di credito, è possibile che l’iter venga semplificato ulteriormente. Per quanto riguarda l’importo richiedibile, generalmente si arriva fino a un massimo di 75.000 euro.
I tempi di risposta della banca sono solitamente molto brevi.
Eventuali garanzie: garanti o coperture assicurative
La banca esaminerà con attenzione la documentazione inviata dal richiedente valutando anche il suo merito creditizio, ovvero la sua affidabilità finanziaria. A tale scopo consulterà apposite banche dati come CRIF, CTC ecc.
È possibile, anche in base all’importo richiesto, che la banca chieda alcune garanzie, come la firma di un garante (per esempio un parente) e/o un’assicurazione sulla vita, che serve a garantire il creditore in caso di premorienza del debitore.
Prestito online: un’opzione possibile anche per chi non ha busta paga
In definitiva, il prestito online è un’opzione possibile anche per coloro che, che essendo dipendenti, non ricevono una busta paga. Ovviamente, la stabilità delle entrate e un buon merito creditizio sono fattori che favoriscono una risposta positiva.
* “Lavoratori autonomi: opportunità e fragilità del sistema italiano”, 13 novembre 2025.




