Eventi e Cultura
Tropical diventa un festival e chiama a raccolta il Casentino
Tropical, il più grande evento disco della provincia di Arezzo, cambia pelle e diventa un festival. L’appuntamento, che da anni anima Strada in Casentino richiamando migliaia di giovani, punta ora a crescere ulteriormente e ad affermarsi come riferimento non solo territoriale, ma nazionale. Per questo motivo l’associazione StradArt APS, promotrice dell’evento, ha riunito nei giorni scorsi imprenditori, amministratori e sostenitori nella sala multimediale del Comune di Castel San Niccolò, annunciando ufficialmente la data dell’edizione 2026: 8 agosto.
“Vogliamo fare il salto di qualità: un evento non solo locale, ma nazionale”
A spiegare l’ambizione del nuovo corso è Jonathan Vignoli, presidente dell’associazione, affiancato dal suo staff: Oscar Paggetti (Marketing), Matteo Gerini (Logistica), Davide Cittadino (Relazioni esterne), Simone Tarani (Area artistica) e Andrea Tapinassi (Budget Analyst).
“L’obiettivo che ci poniamo è quello di allargare la cerchia di partner e far diventare Tropical un evento non solo territoriale, ma nazionale”, afferma Vignoli, rivolgendosi ai rappresentanti del tessuto economico e istituzionale casentinese.
L’associazione è composta da circa 30 giovani appassionati di musica disco. La loro ricetta è chiara: puntare su estetica, qualità artistica, scenografia d’impatto e massima sicurezza.
Sicurezza al centro: “Il divertimento deve essere sano e protetto”
Proprio il tema della sicurezza rappresenta uno dei pilastri del nuovo festival:
“In eventi di grandi dimensioni come il nostro, che coinvolge circa 3 mila persone in un’area urbana, la priorità è la sicurezza. Il divertimento dei giovani deve essere fatto con rigore, proteggendo tutti. Ci ispiriamo ai grandi festival italiani e internazionali”, spiegano gli organizzatori.
Tra le novità, anche il servizio di navette dedicate ai giovani, “per garantire protezione anche fuori dall’arena”.
Una Tropical Arena unica in provincia: palco monumentale e artisti internazionali
Il cuore del festival sarà, come sempre, la Tropical Arena, una struttura scenografica che negli anni ha reso l’evento un unicum nel panorama provinciale. Per il 2026 è in lavorazione un palco monumentale di 20 metri, costruito con tecnologie innovative e capace di ospitare un proiettore da 90 chilogrammi.
La parte musicale sarà affidata a artisti internazionali, accompagnati da una serie di effetti speciali che renderanno l’atmosfera ancora più spettacolare.
Un festival che valorizza il territorio
Vignoli sottolinea anche l’importanza che Tropical può avere per la valle:
“Il coinvolgimento di tanti soggetti pubblici e privati serve ad alzare l’asticella. Vogliamo creare un evento capace di attirare giovani anche dai territori vicini, intercettando il turismo di prossimità, un segmento sempre più rilevante”.
“Un evento da metropoli, nato in un paese di 2.500 abitanti”
L’associazione StradArt guarda infine all’essenza stessa dell’iniziativa, nata dal basso:
“Siamo a Strada in Casentino, un paese di 2.500 abitanti circa, ma l’evento che proponiamo potrebbe essere fatto nella metropoli più grande del mondo. Come è stato possibile? Passione, amicizia, amore per il Casentino e la voglia di realizzare qualcosa di grande. Vorremmo essere un’ispirazione per tutti i giovani della vallata”.
Con un progetto in forte espansione e una comunità sempre più coinvolta, Tropical Festival 2026 si prepara così a essere uno degli appuntamenti più attesi dell’estate casentinese.





