Eventi e Cultura
Teatro, musica e fotografia strumenti di incontro e di comunità
Chiusura del progetto Saràbanda a cura dell’Orchestra Multietnica di Arezzo con i laboratori di teatro e fotografia presso la Scuola Primaria “A. Curina” di Arezzo. L’evento conclusivo si è svolto presso il Teatro Mecenate di Arezzo.
Con la restituzione dei laboratori di teatro e fotografia presso la Scuola Primaria “A. Curina” di Arezzo si è chiuso il progetto Saràbanda a cura dell’Orchestra Multietnica di Arezzo.
Si è concluso negli ultimi giorni di scuola prima delle feste il laboratorio teatrale rivolto alle classi quarte (C e D) della Scuola Primaria “A. Curina” dell’Istituto Comprensivo “Francesco Severi” di Arezzo, ultimo tassello dell’ampio progetto dedicato ai temi dell’integrazione, dell’identità e della scoperta di sé attraverso il linguaggio delle arti dal titolo “Saràbanda”, a cura dell’Orchestra Multietnica di Arezzo e realizzato con il contributo del Comune di Arezzo, Assessorato alle Politiche per l’integrazione e del Cesvot, in collaborazione con Officine della Cultura.
In particolare, presso la Scuola Primaria “A. Curina”, si sono svolti due laboratori, uno di teatro e uno di fotografia. Il laboratorio di fotografia, condotto da Lucia Baldini dal titolo “Un ritratto di me e te. Che bellezza!”, ha accompagnato i bambini in una delicata e divertente esplorazione di sé e dei propri volti attraverso l’obiettivo fotografico. I ritratti realizzati sono stati poi scomposti e ricomposti collettivamente, dando vita a nuovi volti nati dalla fusione di dettagli diversi: “Mi daresti il tuo naso? Posso avere i tuoi occhi?”. Il gioco creativo è diventato metafora potente dell’identità come costruzione condivisa: così come nasciamo portando con noi tratti, storie e somiglianze delle persone che ci hanno preceduto, anche la comunità si forma dall’incontro e dall’unione delle differenze.
Il laboratorio teatrale, condotto da Elena Ferri dal titolo “Siamo storie bellissime da raccontare”, ha invece invitato i bambini a portare in classe un oggetto, una fotografia o un odore capaci di raccontare una piccola storia personale. Attraverso questi frammenti di vita, i partecipanti si sono narrati agli altri e hanno scoperto le storie dei compagni, imparando ad ascoltare, riconoscere e valorizzare l’esperienza dell’altro. Dai racconti orali si è passati alla scrittura, fino alla creazione di una restituzione finale collettiva presso il Teatro Mecenate di Arezzo, condivisa con genitori e nonni, come momento di incontro tra generazioni e come gesto simbolico di apertura e appartenenza. Un laboratorio che ha dimostrato come non sempre servano testi, favole o romanzi: spesso le nostre storie sono già la più bella favola che possiamo raccontare.
«L’integrazione non è un concetto astratto, ma un’esperienza quotidiana che si costruisce attraverso l’ascolto e la condivisione», dichiara Luca Roccia Baldini, Presidente dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. «Portare la musica, il teatro, la fotografia nelle scuole e in luoghi come la Casa Circondariale significa creare occasioni reali di incontro, dove le differenze diventano una ricchezza e le storie personali si trasformano in un patrimonio comune. Progetti come questo dimostrano quanto l’arte possa essere uno strumento educativo potente, capace di formare cittadini consapevoli e comunità più aperte».
La conclusione di questi ultimi laboratori segna non solo la fine di un’attività didattica, ma la chiusura di un percorso che ha messo al centro l’arte come strumento educativo, capace di creare ponti, generare dialogo e costruire comunità, partendo dalle storie di ciascuno per arrivare a una narrazione comune. Tra gli eventi principali del progetto si ricordano il concerto in Piazza Zucchi, con l’esibizione a fine estate dell’Orchestra Multietnica di Arezzo aperta alla cittadinanza, il laboratorio musicale presso la Casa Circondariale di Arezzo, dove gli stessi temi di identità, ascolto e relazione sono stati sviluppati anche all’interno di un contesto complesso e spesso invisibile e le tante lezioni-concerto tenute dai musicisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo all’interno degli istituti scolastici del territorio.
Ulteriori informazioni: www.orchestramultietnica.net – www.officinedellacultura.org.




