Stolfi: “Quando ad Atene emerse una razionalità nuova”

Una serata d’estate, la terrazza della Fraternita dei Laici affacciata su Piazza Grande e un tema affascinante che attraversa i secoli: l’indagine come strumento di conoscenza, dalla Grecia antica fino alla giustizia contemporanea. Mercoledì sera si è tenuto in piazza Grande un evento culturale promosso dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Siena, in occasione della presentazione del nuovo libro del professor Emanuele Stolfi, ‘Indizi e indagini in Grecia antica. Attività giudiziarie, storiografia, medicina’.
L’incontro si è svolto nella suggestiva cornice della terrazza di Fraternita, luogo simbolico per la città, che per decenni ha ospitato le aule del Tribunale di Arezzo. Uno spazio in cui si sono intrecciate alcune delle vicende giudiziarie più rilevanti della provincia, e che oggi torna a essere palcoscenico per riflessioni sulle origini profonde del pensiero investigativo.
Il professor Stolfi, ordinario di “Fondamenti romanistici del diritto europeo” presso l’Ateneo senese, ha dialogato con Francesco De Prizio e Tommaso Muiesan, offrendo al pubblico un viaggio tra le radici antiche delle pratiche d’indagine, che affondano nella cultura della Grecia classica.
Il volume al centro dell’incontro, esplora come in ambiti diversi – dal diritto alla medicina, dalla storiografia alla poesia tragica – si siano sviluppate forme di pensiero basate su segni, indizi, analogie e ipotesi. Un’eredità che, pur nata in un contesto profondamente diverso, ancora oggi informa le metodologie e la logica della giustizia moderna.
«Nell’Atene del tardo V secolo a.C. – ha spiegato Stolfi – emerge una razionalità nuova, che affianca alla ricerca della verità assoluta quella per segni e indizi. È una logica che non dà certezze, ma che procede per congetture e valutazioni di probabilità. Un intero mondo culturale – dalla retorica giudiziaria alla filosofia, dalla medicina alla tragedia – elabora in quegli anni nuovi strumenti per comprendere la realtà.»
La presentazione, realizzata in collaborazione con la Fraternita dei Laici, ha attirato studiosi, avvocati, magistrati, storici e curiosi, tutti coinvolti dalla capacità del professor Stolfi di rendere accessibili contenuti complessi e profondamente attuali. La serata è stata documentata con una registrazione dell’intervento dell’autore e immagini del confronto.
Il libro è introdotto da una prefazione di alto profilo, firmata dal Presidente emerito della Corte di Cassazione, Giovanni Canzio.