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domenica | 04-05-2025

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Stand Up For Africa 2019 apre i battenti: al via l’inaugurazione della mostra a Pratovecchio

Nell’occasione sarà presentato anche il progetto, a cura di Cesare BaccheschiLa Cura – Il bello degli altri”: sette interviste a chi sul territorio si dedica agli altri. Il giorno seguente, in coincidenza con la giornata mondiale del migrante e del rifugiato, alle 17 a Moggiona di Poppi è prevista la proiezione del video di Filippo Berta, Homo Homini Lupus. La ricerca artistica di Berta si svolge come un’indagine sugli automatismi del pensiero, sui comportamenti delle collettività, sui meccanismi che influenzano le scelte dei singoli in seno ai gruppi. Il video Homo Homini Lupus, citando lo scrittore latino Plauto, evidenzia la ferocia dei comportamenti gregari che emergono quando i cittadini vengono dominati da demagogie sovraniste e perdono la capacità di pensiero critico con esito fatale per la collettività. Stand Up For Africa è una piattaforma di arte contemporanea e diritti umani che coinvolge artisti e giovani richiedenti asilo ospitati nelle strutture della provincia di Arezzo. Ideata dall’artista Paolo Fabiani e dall’architetta Rossella Del Sere, Stand Up For Africa giunge quest’anno alla quarta edizione, curata da Pietro Gaglianò e arricchita da un’anteprima che si è tenuta nel mese di luglio. “Human Behavior – arte per un comportamento umano” è il tema di quest’anno, con un programma che si compone di residenze d’artista, workshop, mostre di restituzione e progetti itineranti.

Human Behavior è il titolo di un brano della cantante islandese Björk: “se ti avvicinerai mai a un umano e al comportamento umano sii pronto a rimanerne confuso. Non c’è assolutamente alcuna logica nel comportamento umano ma è lo stesso, così irresistibile”. Con “human behavior” si intendono quindi le azioni che contraddistinguono l’essere umano, che lo fanno vivere in empatia con gli altri e con la natura, per il bene comune, per un’apertura della visione individuale a favore di una visione collettiva, altrimenti spinta verso il collasso da un asfittico dominio. L’Unione dei Comuni Montani del Casentino e Ecomuseo del Casentino, sono i capofila della rete Stand Up For Africa, con l’importante contributo della Regione Toscana, nell’ambito del bando Toscana in contemporanea 2019, i contributi del Comune di Pratovecchio Stia, della Fondazione Giovanni Paolo II, di Borri SPA, dell’istituto comprensivo Guido Monaco, dell’Associazione Pratoveteri, che organizza la manifestazione Naturalmente Pianoforte, il patrocinio del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, il patrocinio del Centro per l’Arte Contemporanea “L. Pecci” di Prato, la  collaborazione del Museo dell’Arte della Lana, dell’Istituto Comprensivo Alto Casentino, dell’Istituto Comprensivo di Bibbiena, l’Università dell’Età Libera di Pratovecchio Stia, Casentino Senza Frontiere, Misericordia di Pratovecchio, C.R.I. sede di Bibbiena, AVIS di Pratovecchio, le associazioni che operano a livello nazionale e internazionale nel volontariato e nell’accoglienza dei migranti.

“Questa mostra, frutto di un percorso intenso e complesso, vuole riflettere quest’anno sul tema del comportamento umano e dei suoi esiti – ha dichiarato Eleonora Ducci, assessore alla cultura nell’Unione dei Comuni Montani del Casentino – un tema attuale, di grande stimolo per una riflessione collettiva ma anche, auspico, dei rappresentanti istituzionali: certi modi di agire e un certo tipo di comunicazione non possono che avere esiti infausti e distruttivi. Una mostra che è un monito ma anche un incoraggiamento poiché sono mostrati anche i comportamenti positivi che hanno un impatto virtuoso sulla collettività.  Quando l’arte ha l’ambizione di provare a cambiare il nostro modo di pensare ed agire, come in questo caso, si concretizzano momenti alti e intensi”.

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