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giovedì | 08-05-2025

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“Scritture d’amore: forme e declinazioni dell’affettività”, è il tema del Festival dell’autobiografia

Il Festival dell’Autobiografia è dedicato da sempre alla scrittura di sé ed affonda le sue radici nel 1998, anno in cui Duccio Demetrio e Saverio Tutino fecero proprio di Anghiari la sede della Libera Università dell’Autobiografia.

“L’ amore è uno dei grandi temi della nostra esistenza – ha spiegato Duccio Demetrio – e poiché la scrittura autobiografica è specchio, o così dovrebbe essere, della nostra vita, impossibile scriverne la storia senza evocarlo al passato o al presente. Nelle sue diverse declinazioni e forme l’amore è filiale, erotico, amicale, passionale, coniugale o clandestino, fedele o traditore, sincero o ingannevole. La scrittura stessa è atto d’ amore. In tal caso di sé: ci aiuta a vivere, a rinascere, a cercare amore, a risollevarci quando troppo esso ci manca. La storia della letteratura autobiografica è dunque storia degli amori vissuti, sognati, inseguiti che rintracciamo in pochi versi poetici, nei diari, nei memoir, negli epistolari. Come poteva pertanto – ha concluso il professor Demetrio – un festival dell’autobiografia non meditare, riflettere, pensare alle tante specie d’amore che da millenni si scrivono?” 

Ricco e di grande qualità, così come da tradizione, il programma della manifestazione che si aprirà venerdì 30 agosto alle 15:00 all’interno del Teatro di Anghiari e che si concluderà nella mattinata di domenica 1 settembre con il conferimento del Premio Città dell’Autobiografia 2019 a Cristina Cattaneo, professoressa ordinaria di Medicina Legale all’Università degli Studi di Milano, direttore del LABANOF (Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense) e autrice di “Naufraghi senza volto”.

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