Eventi e Cultura
Ponticino in festa per i 70 anni di Pupo: tra musica, emozioni, amici di una vita e quelli nuovi

Duemila persone hanno partecipato ieri, 11 settembre a Ponticino, alla grande festa per i 70 anni di Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, che ha celebrato anche i 50 anni di carriera diventati un tour, “Pupo 50. La nostra storia” partito proprio da Arezzo il 13 luglio scorso. L’evento si è svolto al Country Hotel, un luogo simbolo della sua vita. Acquistato da Pupo negli anni ’80, perso a causa di una crisi segnata dai debiti di gioco e riconquistato dopo anni di sacrifici, questo edificio rappresenta la sua rinascita personale.
Sin dal pomeriggio il pubblico ha iniziato a radunarsi davanti ai cancelli, aperti intorno alle 19.30. In prima fila la mamma di Pupo, Irene Bozzi, che non ha voluto mancare a questo appuntamento speciale, con Enzo Patrizia, la compagna e Anna, la moglie
Gli abitanti di Ponticino hanno donato al loro concittadino un olivo di 70 anni, mentre il sindaco di Laterina Pergine Valdarno, Jacopo Tassini, gli ha conferito la cittadinanza benemerita: “La consegna della cittadinanza benemerita – ha spiegato il primo cittadino – l’avevamo deliberata nel consiglio comunale del luglio scorso e ci sembra un gesto importante per il nostro concittadino”. Presenti anche il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli e quello di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli, che ha regalato un olivo-simbolo scolpito dall’artista Andrea Roggi. La famiglia di Pupo ha invece scelto un dono dal forte valore simbolico: una scultura di Alessandro Marrone che raffigura il “gigante Ut”, il nome originale della nota musicale oggi chiamata Do.
Sul palco, uno dopo l’altro, sono saliti gli amici di sempre: Giancarlo Antognoni ha accompagnato Pupo sulle note di ‘Firenze Santa Maria Novella’, brano in cui Enzo cita il Campione del Mondo 1982 e bandiera della Fiorentina, che sul palco ha esibito la maglia “Pupo 70”, Donatella Milani ha cantato insieme a lui ‘Su di Noi’, Paolo Vallesi ha fatto emozionare la platea con ‘La Forza della Vita’, Stefano Sani ha intonato il successo sanremese Lisa’ e Paolo Barabani ‘Hop Hop Somarello’. Non sono mancate gag e momenti di pura leggerezza e divertimento, grazie alla partecipazione dell’imitatore Andrea ‘Andy Belotti’.
L’arrivo più atteso è stato quello di Gianni Morandi, accolto da Pupo con un affettuoso “Sei uno di famiglia”. Sul palco Morandi si è scatenato con i suoi classici, da ‘C’era un Ragazzo’ a ‘Banane e Lamponi’, fino a ‘Uno su Mille’, ricordando anche il sostegno dato a Pupo nei momenti difficili.
Il pubblico era arrivato non solo dalla provincia di Arezzo ma da tutta Italia: gruppi da Prato, appassionati da Bolzano con il camper, famiglie e amici di una vita. “Pupo è uno di noi – hanno detto gli abitanti di Ponticino –. È rimasto legato alla sua terra e non ha mai dimenticato le sue radici”.
Vestito di bianco, Pupo ha salutato tutti con un sorriso e un pensiero: «Il segreto per arrivare a 70 anni? Non ho mai seguito strategie, ho solo cercato di restare fedele a me stesso. Anche la mia vita privata è andata così, come un mosaico i cui pezzi si sono incastrati da soli. Questa serata per me è una ricompensa».
Prima dell’inizio dello spettacolo, il cantante aveva espresso tutta la sua emozione: «È speciale festeggiare non solo i 70 anni e i 50 di carriera, ma farlo proprio qui, in un luogo che rappresenta la mia ripartenza. Il messaggio che voglio dare è di non mollare mai: ci si può rialzare e bisogna crederci fino in fondo».
E poi la torta, le candeline, gli abbracci, qualche lacrima, tanta gioia e l’immancabile spettacolo pirotecnico. Una festa che resterà nella memoria di Ponticino e di tutti i fan accorsi per celebrare un artista che, dopo mezzo secolo di musica, continua a emozionare con la stessa autenticità di sempre.