Eventi e Cultura
Omaggio alla prof.ssa Giuliana Perotti: un concerto/ricordo speciale all’I.C. Cesalpino

“La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare” amava ricordare Ezio Bosso, direttore d’orchestra, pianista e compositore. Oggi tutti parlano e nessuno sta a sentire. Ma bisogna fare silenzio per poter ascoltare.
Un silenzio consapevole che aiuti a percepire non solo il suono, ma anche noi stessi, le nostre anime.
Lo sapeva molto bene la prof.ssa Giuliana Perotti, originaria di Sanremo – la città della musica – che trasferitasi ad Arezzo raccontava spesso ai suoi studenti che “nessuna nota è stonata se suonata con amore”.
Musicista, insegnante ma anche giornalista e scrittrice, la prof. Perotti ha contribuito alla nascita della scuola Media ad indirizzo Musicale “Cesalpino” di Arezzo, la prima scuola media in Italia con un percorso musicale nata su delega diretta del Ministero alla pubblica Istruzione nell’anno 1976/1977.
L’I.C Cesalpino è stata infatti la prima scuola in Italia a offrire corsi musicali completamente gratuiti, diventando un modello di riferimento, oggi seguito da oltre 2.000 istituti in tutto il Paese.
All’inizio i corsi si concentravano su Violino, Pianoforte, Oboe, Clarinetto e Tromba.
Nel 1986, per rispondere all’elevata richiesta, furono introdotti nuovi strumenti: Violoncello, Corno, Flauto e ulteriori classi di Violino e Pianoforte.
Ogni anno la scuola media Cesalpino forma circa 50 giovani musicisti, contribuendo in modo significativo alla crescita culturale della nostra città.
Nel 1984, sull’onda dell’entusiasmo generato dai giovani talenti formati dall’Istituto, è nato ad Arezzo il primo Liceo Musicale d’Italia, un’ulteriore testimonianza dell’importanza della Cesalpino nel panorama educativo e artistico.
La prof. Giuliana Perotti, oltre ad essere stata promotrice della nascita della scuola media musicale aretina, è stata una talentuosa pianista ed una straordinaria ed amata insegnante.
Venerdì 17 ottobre 2025 alle ore 18.00 presso l’Aula Magna dell’I.C. Cesalpino in piazza Fanfani si terrà un concerto/ricordo dal titolo “Omaggio a Giuliana Perotti” con ingresso libero e gratuito durante il quale si alterneranno al pianoforte i Maestri Giuseppe Tavanti, Alessandro Tricomi, Fabiana Barbini e Chiara Piomboni.
La musica è davvero la voce dell’anima perché è capace di evocare profondi ricordi e di farci viaggiare nel tempo e nello spazio.
“La musica ha un grande potere: ti riporta indietro nel momento stesso in cui ti porta avanti, così che provi, contemporaneamente, nostalgia e speranza” scrive Nick Hornby.
“La musica fa bene al cuore e all’anima – ricorda la Dirigente Scolastica Sandra Guidelli – lo sanno bene tutti i nostri studenti dell’indirizzo musicale. C’è musica classica talmente bella da diventare popolare e leggera, e c’è musica leggera talmente bella da diventare classica. In fondo quando la musica è bella è bella e basta. Ben poco da aggiungere”.
“La musica trasforma da anni le nostre aule scolastiche in officine di creatività e cultura – interviene Volfango Dami, docenti di violoncello e promotore dell’iniziativa – la musica, oltre a essere una forma d’arte universale, è uno strumento potente di crescita, perché educare i nostri studenti alla musica significa educare alla bellezza, all’armonia e al rispetto reciproco”.
“Sono davvero felice ed emozionata – aggiunge Chiara Piomboni, docente di pianoforte – che la scuola media Cesalpino omaggi la prof.ssa Giuliana Perotti, un esempio per tutti noi insegnanti. Mi piace ricordare la donazione al Centro Studi Musicali della Valtiberina di numerosi spartiti di pianoforte da parte dei figli della prof.ssa Perotti, amata insegnante che ha guidato tantissimi allievi aretini al conseguimento del diploma in pianoforte presso i Conservatori italiani”.
Il concerto del 17 ottobre sarà introdotto dai ricordi e dalle parole del vicesindaco della città di Arezzo, Ass. Lucia Tanti, dal prof. Claudio Santori, dal prof. e M° Giuseppe Tavanti e dal prof. Piero Graglia dell’Università degli Studi di Milano.
“Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare – conclude Sandra Guidelli – la cosa difficile è conoscere bene i nostri studenti/musicisti e trovare l’armonia. In fondo una buona classe è un’orchestra che prova la stessa sinfonia e la prof.ssa Giuliana Perotti conosceva molto bene i suoi studenti/musicisti, le loro aspirazioni, i loro talenti, i loro sogni”.