Lucio Corsi tra Piero della Francesca e il palco. L’abbraccio con il grande pubblico del Mengo

Grande calore e una vera e propria ovazione ha accolto ieri sera Lucio Corsi al Prato di Arezzo, dove si è esibito nell’ambito del Mengo Music Fest. Il cantautore toscano ha fatto registrare un pubblico da record, radunando sotto il palco una folla entusiasta, accorsa per ascoltare dal vivo uno degli artisti più originali della scena musicale italiana. Per lui anche cartelli e striscioni: “Grande Lucio, sei un duro!” e “Ci si becca a Marina di Grosseto” (Corsi è maremmano, ndr) e l’abbraccio con i ragazzi neurodivergenti nell’ambito del progetto “Mengo all inclusive”.
Corsi, che non aveva mai partecipato al Mengo, ha raccontato con entusiasmo la sua prima volta al festival: «Avevo solo sentito parlare di questo evento, ma non ero mai riuscito a esserci. Sono felice di suonarci finalmente».
Prima dell’esibizione, nel pomeriggio, l’artista interprete di “Volevo essere un duro” ha colto l’occasione per una visita culturale alla Cappella Bacci nella basilica di San Francesco agli affreschi di Piero della Francesca. Accompagnato dal personale della Direzione regionale Musei della Toscana e dall’organizzatore del Festival, Paco Mengozzi, ha potuto ammirare da vicino uno dei più preziosi gioielli artistici conservati in città.
Un gesto di apprezzamento ricambiato con calore: «Grazie Lucio, per la tua gentilezza e il tuo garbo» – si legge in un post ufficiale dei Musei Toscani – «È stato un onore accoglierti».
Con questa doppia presenza — artistica e culturale — Lucio Corsi ha lasciato il segno ad Arezzo, con la forza di una musica che sa raccontare il presente e il fascino di chi sa fermarsi a contemplare la bellezza dell’arte.
La gallery fotografica della terza serata
La gallery fotografica della seconda serata