“L’incantesimo”, il primo libro della giovane scrittrice savinese Anna Mariottini

“L’incantesimo”, Edizioni Helicon, è il primo libro di Anna Mariottini, giovane scrittrice savinese frutto della sua passione per la poesia. Ventidue anni, Anna ha coltivato la sua passione per la poesia nei banchi di scuola del liceo scientifico Giovanni da Castiglione, per poi evolversi nel tempo grazie ad importanti riconoscimenti, primo fra tutti il primo premio con ‘Storie di Donne’, racconto dedicato alla violenza sulle donne. Attualmente Anna frequenta l’università, lavora in un bar e fa altre mille altre cose ma continua a scrivere per raccontare ciò la circonda. “Quando scrivo mi sento libera, il foglio bianco diventa un fedele compagno dei pensieri ricorrenti, una dimensione in cui i miei pensieri e desideri si fondono in rime e strofe alternate – sottolinea Anna – oppure semplici giochi di parole per scoprire quale enigma si cela dietro ogni singola parola. Secondo me la poesia è la facoltà di mettere insieme la testa ed il cuore, di creare quella chimica che alleggerisce e accompagna la nostra quotidianità. La poesia per Anna è liberazione, pace, sostegno, conforto, la facoltà di ritrovare sé stesso in una parola o in una semplice frase. “Quando ho iniziato a scrivere volevo raccontare le emozioni che avevo nel cuore, i dolori, le gioie, le soddisfazioni, crescendo ho deciso di fare in modo che non parlasse solo di me ma anche di tutto ciò che mi circondava, la cosiddetta quotidianità – prosegue Anna – lo scrivere mi ha portato a desiderare un libro tutto mio, dove raccontare tutto il passato, il presente, il futuro e la quotidianità del mondo o forse semplicemente la mia”. Il modo di scrivere di Anna è classico, ma al tempo stesso ambiguo, la sua idea è di dare una diversa visione delle cose, anche quando esse sembrano scontate. Nella sua poesia ci sono infatti riferimenti a Dante Alighieri e alla sua grande opera, la Divina Commedia, ad Alda Merini e il suo tormentato e doloroso concetto di amore, alla mitologia greca e romana e a Pablo Neruda nella sua profondità. “Ho deciso di scrivere un libro per due ragioni – conclude Anna – la prima per ricordare ai giovani di coltivare le loro passioni, come io ho sempre fatto, indipendentemente dal livello di cultura e istruzione, perché senza passioni e interessi la vita perde il gusto. La seconda è per convincere le persone a leggere in maniera più frequente e appassionante la poesia, attraverso la quale con pochi e semplici vocaboli o versi si può aprire un nuovo mondo e una nuova visione della vita”.