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giovedì | 19-06-2025

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Il Kilowatt Festival è pronto a prendersi Cortona, Luca Ricci: “La tenacia è il nostro segreto”

Luca, la prima parte biturgense del Festival è andata, siamo a metà. Sei stanco?

“Ancora no… A Sansepolcro siamo stati benissimo. È stato come al solito un bell’abbraccio insieme a tutta la città. C’è stata una forte presenza di pubblico, abituato di solito a nove giorni di festival. Quest’anno ce n’erano solo cinque, quindi era più facile. Ma con Sansepolcro c’è un legame speciale, che deriva anche e soprattutto da vent’anni di lavoro sul territorio, tutti i legami e le relazioni che sono create sono molto forti”.

Com’è andata l’esperienza con il padrino del festival Pippo Delbono?

“Pippo è un artista di grande umanità, una persona che per molti aspetti è anche fragile. Super generoso, al festival ha dato tantissimo. Ma credo che anche il festival lo abbia ricompensato con un grande abbraccio e il calore della gente. Con Pippo Delbono abbiamo tirato fuori un mare di aneddoti e di racconti ricostruendo, insieme a molti altri artisti che conoscevano lui e la sua opera, l’ambiente del teatro italiano negli anni 80-90. È stato bellissimo”.

Adesso è tempo di tuffarsi nella nuova realtà cortonese di Kilowatt. Domani si parte: è tutto pronto?

“La possibilità di poter realizzare Kilowatt anche a Cortona oltre che a Sansepolcro per noi è stata una sorpresa che è venuta fuori durante lo scorso autunno. Non ci avevamo ragionato mai troppo prima, è stata una possibilità che abbiamo colto con grande entusiasmo”.

Nonostante si venga da due anni terribili per il mondo dello spettacolo in generale…

“È vero, ma per noi gli anni 2020 e 2021 sono stati di rilancio, abbiamo continuato a fare il festival nonostante tutti i problemi che c’erano. Siamo andati avanti, non ci siamo mai fermati”.

E non state fermi nemmeno in queste ore: come sta procedendo il “trasloco”?

“Già terminato, lunedì abbiamo finito di portare tutto e montare. Anche qui a Cortona ci sono quattro palchi, oltre al Teatro Signorelli che per fortuna c’è già. Ma è stata una sensazione un po’ straniante: siamo arrivati con le valigie ma poi abbiamo ritrovato tutto lo stesso personale del festival, ma in un’altra città. Adesso a Cortona servirà lavorare molto per creare una relazione, che difficilmente può essere paragonabile al rapporto ventennale che abbiamo con Sansepolcro. Il progetto va spiegato, ma devo dire che l’amministrazione comunale e l’assessorato alla cultura e al turismo hanno accolto molto positivamente le nostre proposte. Sono stati molto aperti e disponibili e questo è un ottimo punto di partenza”.

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Danza, musica, teatro, circo. Anche a Cortona non mancherà niente e ci saranno spettacoli per tutti i gusti. E poi c’è “Fuoco cammina con me. I festival del futuro”, di cosa si tratta?

“È un seminario internazionale, dalla durata di tre giorni (20, 21, 22 luglio) in cui si approfondiranno le tendenze che si stanno sviluppando nei festival. Tutto questo insieme a rappresentati istituzionali, critici, operatori, studiosi. È un modo per stimolare il dialogo sul tema dei festival, noi di Kilowatt abbiamo sempre cercato di sviluppare una riflessione sui contenuti di un festival come il nostro: non solo dal punto di vista artistico, ma anche amministrativo e organizzativo. Cerchiamo di mettere al centro un pensiero e non solo spettacoli, è la nostra storia”.

Lucia Franchi ha parlato di questi vent’anni di Kilowatt Festival come una danza insieme alla città di Sansepolcro. Per te cosa sono stati questi vent’anni?

“È molto difficile riassumere velocemente un’esperienza simile. Ma se devo trovare una parola che possa sintetizzare tutto direi ‘tenacia’. Il nostro segreto, mio, di Lucia e di tutti gli organizzatori, è stato aver sempre protetto e difeso con tenacia questa idea per renderla realizzabile. Il percorso, durante questi vent’anni, non è sempre stato lineare ma ci abbiamo sempre creduto. E siamo arrivati fino a qui, con tenacia appunto”.

Kilowatt, chiusa la prima parte biturgense. Il ringraziamento dell’amministrazione

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