Giorno della Memoria, le iniziative in provincia di Arezzo

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l’Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell’Olocausto. Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Cerimonia ufficiale al parco Ducci di Arezzo
Cerimonia ufficiale nell’occasione del Giorno della Memoria, con la tradizionale deposizione della corona d’alloro, alle 12 al parco Ducci, ai piedi dell’ulivo dov’è posta anche la targa che commemora il “campaccio”, il vecchio cimitero ebraico aretino. Il Giorno della Memoria è stato istituito con la legge 211 del 20 luglio 2000 per “ricordare la Shoa, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi di schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetti i perseguitati”. La scelta della data del 27 gennaio ricorda il giorno in cui le truppe sovietiche arrivarono ad Auschwitz, Oświęcim in polacco, scoprendo il campo di concentramento e liberandone i superstiti. Arezzo fin dal 2009 è il primo Comune italiano gemellato con la città polacca.
Al parco Ducci, dalle 10 in poi, “Lasciamo un fiore”
Il 27 gennaio dello scorso anno tante persone lasciarono un fiore al Cimitero degli ebrei di Arezzo. Fu lo spontaneo e tangibile segno della loro partecipazione al Giorno della Memoria, celebrato nel giorno in cui, era l’anno 1945, fu liberato il campo di concentramento di Auschwitz. In vista del Giorno della Memoria di quest’anno, attraverso i social è stata nuovamente lanciata l’idea di deporre un fiore al Cimitero degli ebrei presso il Parco Ducci della nostra città. L’iniziativa mantiene la natura di evento autopromosso da semplici cittadini che non vogliono dimenticare quello che è stato “il male assoluto”: l’Olocausto. Per far conoscere l’iniziativa “Lasciamo un fiore”, in rete circolano due cartoline colorate; in una di queste è riportata una frase della Senatrice a vita Liliana Segre: “Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare”. Appuntamento a partire dalle ore 10 e per tutto il giorno.
Montevarchi, il monumento ai caduti si veste di alloro
Istituzioni, scuole e associazioni celebrano il “Giorno della Memoria” con diverse iniziative a Montevarchi. Nel giorno del ricordo delle vittime dell’Olocausto, l’Amministrazione comunale ha organizzato per la mattina del 27 gennaio 2022, alle ore 10.30, una cerimonia con la deposizione di una corona d’alloro al “Monumento ai Caduti Senza Croce” presso il Cimitero del capoluogo alla presenza delle Autorità civili e militari e delle Associazioni combattentistiche e d’Arma. Nel basamento del monumento, realizzato nel 2005, è stata collocata la terra proveniente dal campo di concentramento di Dachau, dalla foiba di Bassovizza, dalla steppe della Russia, la sabbia di El Alamein, acqua del Piave e del Mare, quale testimonianza del sacrificio di tante vittime in quei luoghi.
Sul sito istituzionale del Comune (www.comune. montevarchi.ar.it) e sui canali social, per tutta la giornata del 27 gennaio, potranno essere visualizzati i lavori realizzati dagli studenti della Scuole Superiori della provincia di Arezzo e degli Istituti comprensivi di Montevarchi che, pur nella difficoltà delle quarantene dovute alla pandemia, hanno approfondito la tragedia della Shoah attraverso l’utilizzo di linguaggio comunicativo contemporaneo.
La Provincia, in particolare, ha inaugurato il progetto formativo “Memento”, proprio in occasione del Giorno della Memoria, con il cortometraggio realizzato da sei Scuole Secondarie di II Grado delle vallate aretine e di Arezzo che sarà proiettato domani nelle classi per essere visionato dagli studenti in presenza che in didattica a distanza. La Presidente della Provincia e Sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, ha voluto ringraziare la consigliera provinciale delegata alla pubblica Istruzione Laura Chieli per l’idea del progetto, complimentandosi con tutte le scuole e gli studenti che hanno contribuito e collaborato alle iniziative.
“La Memoria è un valore importante della nostra Repubblica che si basa sui principi di eguaglianza, libertà e dignità umana – afferma Silvia Chiassai Martini – Per questo motivo non dobbiamo dimenticare l’evento drammatico della persecuzione degli ebrei in cui l’uomo ha tentato di prevalere sull’uomo scrivendo una delle pagine più orribili della nostra storia. La Memoria è anche un momento fondante dell’offerta formativa che può realizzarsi in sinergia tra Scuola e Istituzioni. I nostri studenti hanno dimostrato con il loro lavoro che il presente non cancella mai il passato affermando il valore della differenza contro qualsiasi forma di discriminazione e di razzismo, contro violenza e sopraffazione, per una cultura di rispetto e di pace tra tutti i popoli”.
Al teatro Signorelli di Cortona la proiezione del video “Memento” e a seguire un dibattito con gli studenti
Una voce, un video e gli studenti, sono questi gli ingredienti della celebrazione della Giornata della Memoria a Cortona. Alle ore 10 il teatro accoglierà gli studenti dell’istituto «Luca Signorelli».
La mattinata si aprirà con la visione del video «Memento», il progetto della Provincia di Arezzo che vede coinvolte sei scuole superiori, fra cui l’Istituto cortonese, alle quali è stato richiesto di produrre il video di un reading teatrale su brani a tema, legati alla Shoah, per la realizzazione di un cortometraggio.
A seguire, l’Amministrazione comunale organizza un dibattito con Sergio Bianconcini, Co-fondatore dell’associazione culturale «Salomon Fiorentino». Bianconcini interverrà sul tema della Shoah, ricordando come le vittime dell’Olocausto, progettato dai nazisti in modo specifico per la soppressione delle comunità ebraiche di Europa, furono prima oppositori politici, i portatori di handicap mentali, le minoranze etniche dei rom, sinti e jenisch, poi con modalità e finalità diverse le popolazioni slave delle regioni occupate nell’Europa orientale e nei Balcani, i militari italiani prigionieri e gli oppositori politici al nazi-fascismo, i neri europei, i prigionieri di guerra sovietici, i gruppi religiosi come testimoni di Geova e pentecostali, gli omosessuali. Il «talk» sarà animato dagli interventi degli studenti, Bianconcini ricorderà la figura di Salomon Fiorentino che visse anche a Cortona ed ebbe qui una struttura commerciale.
L’iniziativa per la Giornata della Memoria a Cortona è organizzata dall’Amministrazione comunale con la partecipazione dell’Istituto scolastico superiore «Luca Signorelli» e il patrocinio della Provincia di Arezzo.
A Civitella numerose iniziative tra musica e teatro con il coinvolgimento delle scuole
Iniziative a Civitella per non dimenticare. In occasione del Giorno della Memoria andrà in scena in due momenti “Lettera alla madre”, spettacolo teatrale di Alessandra Bedino, con l’accompagnamento musicale dal vivo di Claudia Bombardella, promosso dall’Amministrazione comunale di Civitella in Val di Chiana e dall’Istituto comprensivo Martiri di Civitella, presso l’Aula magna della scuola Media di Badia al Pino per le classi terze.
La performance ripercorre la traccia del libro di Edith Bruck, ebrea laica sopravvissuta all’internamento nel lager di Auschwitz dove perde la madre, alla quale scrive questa immaginaria lettera.
Sempre in questa mattina sono previste, da parte delle classi prime e seconde, letture, proiezioni di video, preparazione di palloncini con parole ispirate al Giorno della Memoria da attaccare alla recinzione esterna della scuola, la produzione di pietre d’inciampo da disporre all’interno della scuola.
“La Scuola lavora sul tema con numerose iniziative rivolte agli studenti per tutta le settimana della memoria, coinvolgendo tutti i ragazzi – spiega la Dirigente Iasmina Santini – la conclusione con lo spettacolo in collaborazione con l’Amministrazione comunale costituisce un monito, l’occasione preziosa per non dimenticare, perché la memoria ci rende più forti e consapevoli del nostro futuro di cittadini”.
“Anche quest’anno – commenta il Sindaco Andrea Tavarnesi – abbiamo promosso alcune occasioni di confronto per riflettere con le scuole ed il territorio sulla pagina più dolorosa del Novecento. Il progetto della memoria deve essere coltivato ogni giorno e in occasione del 27 gennaio è doveroso un impegno straordinario”.
A ricordo delle vittime perseguitate dall’ideologia nazifascista, sabato 29 gennaio, con il patrocinio del Comune di Civitella, sarà realizzata l’iniziativa “Frammenti di Memoria”, una visita guidata a cura del professore Leonardo Paggi proposta dall’associazione culturale Don Chisciotte in Valdichiana di Castiglion Fiorentino presso l’ex campo di internamento di Villa Oliveto. Ci saranno musiche e letture a tema. Nell’occasione, oltre a visitare i locali che a breve verranno ristrutturati, sarà piantato anche un olivo in segno di pace negli spazi esterni del Centro di Documentazione di Villa Oliveto. Nei prossimi mesi la struttura sarà oggetto di miglioramento sismico con un importante intervento di riqualificazione edilizia che la riporterà ad essere utilizzata per le sue funzioni di scuola Materna e Centro di documentazione.
Il Centro di documentazione sui campi di concentramento italiani è stato istituito nell’ex campo di internamento fascista di “Villa Oliveto” nel comune di Civitella, nel 2001 su iniziativa dell’Associazione per la Storia e le Memorie della Repubblica e del Comune di Civitella, con il patrocinio dell’Unione Europea.
Il Centro, oltre a tutelare e trasmettere la memoria del campo, si è sviluppato nel corso degli ultimi anni come struttura capace di offrire al visitatore virtuale e al turista della memoria, informazioni, documenti, iniziative, strumenti e percorsi didattici sui temi attinenti, oltre a quelli dell’internamento, alle politiche di esclusione e reclusione nella storia del Novecento.
A Sansepolcro un evento in diretta streaming aperto a tutti
Un evento senza pubblico in diretta streaming, organizzato dal Comune di Sansepolcro, che coinvolge le scuole ma è fruibile da chiunque voglia collegarsi. L’iniziativa sarà coordinata dall’assessore Francesca Mercati in Sala del consiglio: qui alcuni ragazzi delle scuole superiori leggeranno brani accompagnati dalla violinista Laureta Cuku Hodaj.
“Il Comune di Sansepolcro è presente all’appuntamento con la storia promuovendo un momento di riflessione rivolto soprattutto alle giovani generazioni, sulla persecuzione e sullo sterminio del popolo ebraico ad opera del nazismo e del fascismo – spiega l’assessore Mercati – ma anche sui più profondi valori di coraggio e coscienza morale che all’epoca animarono quelle persone che non esitarono a mettere a rischio la propria vita per salvarne altre. Voglio ricordare che la legge istitutiva del Giorno della Memoria celebra anche il ricordo dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Sono vittime troppo spesso dimenticate”.
L’assessore ricorda che in questi giorni alla biblioteca comunale è allestita una speciale area dedicata alla Shoah. Inoltre, dal 26 al 31 gennaio all’Ufficio Turistico comprensoriale, in Piazza Torre di Berta, sarà esposta l’opera “Ai piedi di Auschwitz” dell’artista anghiarese Loretto Ricci, grazie all’idea e all’organizzazione dell’Associazione Cultura della Pace.
Il link per collegarsi all’evento è il seguente: https://youtu.be/49ReRkSZDnQ.
Giorno della memoria, le iniziative a San Giovanni Valdarno
In occasione della Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto, il Comune di San Giovanni Valdarno organizza l’incontro on line con il professor Camillo Brezzi che racconterà agli studenti l’orrore della Shoah. Nell’ambito della rassegna Masaccio d’Essai, il primo e quattro febbraio sarà proiettato il film “Quel giorno tu sarai”.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto. È stato così deciso dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite riunitasi il primo novembre 2005.
Per il secondo anno consecutivo la situazione contingente di emergenza sanitaria legata alla pandemia non consente al Comune di San Giovanni Valdarno di organizzare iniziative di memoria e di testimonianza in presenza destinate agli studenti delle scuole e alla comunità. Per celebrare l’importante giornata, il Comune ha però previsto un’interessante iniziativa on line: dalle 10 alle 12, nell’ambito della rassegna “Le piazze del sapere” si terrà l’incontro con il professor Camillo Brezzi e la presentazione del suo libro “L’ultimo viaggio. Dalle leggi razziste alla Shoah. La storiografia, le memorie”. Dopo i saluti del sindaco Valentina Vadi e del presidente di Anpi Valdarno Giuseppe Morandini, l’autore del volume dialogherà con gli studenti delle scuole del territorio che parteciperanno all’evento affrontando il tema della Shoah, vissuto in particolare dagli italiani in Italia partendo dalle testimonianze raccolte per la sua pubblicazione. Durante l’incontro Sandra Gambassi leggerà alcuni brani del libro.
Camillo Brezzi è professore emerito di storia contemporanea all’Università degli studi di Siena e, per vari anni, è stato preside della facoltà di lettere della stessa università. Attualmente è direttore scientifico della Fondazione archivio diaristico di Pieve Santo Stefano. Nel suo volume “L’ultimo viaggio” ripercorre le storie di alcuni deportati, concentrandosi sulle fasi iniziali della «soluzione finale»: l’arresto, poi il viaggio e l’arrivo sulla Judenrampe, la banchina di Auschwitz-Birkenau dove avveniva la prima selezione. È questa la prima tappa di una discesa all’inferno in cui i prigionieri cominciano a perdere lo status di esseri umani. Intrecciando le testimonianze di Liliana Segre, Primo Levi, le sorelle Tatiana e Andra Bucci, Shlomo Venezia, Pietro Terracina e Sami Modiano con quelle di altri sopravvissuti, il libro spalanca la porta su un orrore impossibile da comprendere, di cui è però necessario tramandare la memoria e mantenere salda la coscienza collettiva. Le impressioni, le sensazioni, le percezioni, che i salvati hanno restituito nelle loro memorie sono una preziosa fonte per ricostruire quell’indicibile tragedia, una ricchezza per gli studiosi, una grande pagina di letteratura civile.
Sarà possibile seguire seguire l’evento collegandosi al portale Civicam del Comune di San Giovanni Valdarno al link https://comunesgv.civicam.it/live83-Giorno-della-Memoria-2022-Incontro-con-Camillo-Brezzi-e-presentazione-del-libro-L-ultimo-viaggio.html
Anche la rassegna Masaccio d’essai dedica un appuntamento particolare per la ricorrenza del Giorno della Memoria: martedì primo febbraio e venerdì quattro febbraio alle 21,30, al cinema Masaccio di via Borsi 3, sarà proiettato il film “Quel giorno tu sarai” di Kornél Mundruczó che uscirà in Italia proprio il 27 gennaio. La pellicola parla di tre generazioni che si devono confrontare con l’atrocità dell’Olocausto. Si parte dalla tragica e miracolosa nascita di Éva all’interno di un campo di concentramento, per poi attraversare i decenni e giungere fino al nipote Jonas, che oggi conduce la sua esistenza proprio a Berlino. Il film, presentato al festival di Cannes 2021, è una potente riflessione sulla memoria e sull’identità, il racconto di come il trauma persista attraverso le generazioni.
Anghiari celebra le vittime di Renicci
Giovedì 27 gennaio alle 11:30 avrà luogo una celebrazione istituzionale commemorativa al Giardino della Memoria di Renicci di Anghiari, con la deposizione di una corona d’alloro alla presenza delle autorità civili e militari e della stampa. Vista la particolare situazione sanitaria connessa all’emergenza da Covid-19, non sono stati organizzati momenti di aggregazione in presenza con gli studenti delle scuole. Per gli alunni della scuola secondaria di primo grado dell’ I.C. Anghiari e Monterchi, è stata prevista una rappresentazione teatrale in streaming ispirata a “L’amico ritrovato” di Fred Uhlman e, a seguire, un confronto sulle tematiche legate alle tragedie del nostro passato e alle sfide della contemporaneità che riguardano le nuove generazioni.
Il campo di internamento di Renicci che si trova nella frazione Motina, nel comune di Anghiari, era destinato alla reclusione di civili. Si stima che in undici mesi di attività, dall’ottobre 1942 al settembre 1943, il campo abbia ospitato circa 10 mila prigionieri e di questi circa 159 persero la vita a causa delle condizioni di detenzione. Nel 2009 all’interno dell’area del campo di concentramento di Renicci è stato realizzato un parco della memoria che ogni anno ospita la celebrazione del Giorno della Memoria.
La panchina della pace a Cavriglia
Sarà inaugurata la panchina con i colori della bandiera simbolo della Fratellanza Universale in Piazza Pertini a Castelnuovo. A seguire la “Passeggiata della Memoria” da Massa Sabbioni a San Martino. Nelle scuole la proiezione del film “Ogni cosa è illuminata”. Il 27 gennaio, da molti anni divenuto “Giorno della Memoria” per ricordare la liberazione del campo di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa, sarà celebrato in questo 2022 da Cavriglia mettendo al centro degli eventi il denominatore comune della “Pace”, considerata da sempre tra i valori fondanti della Comunità.
Nella mattinata di giovedì 27 gennaio, alle 9.00 sarà inaugurata la Panchina della Pace, di dimensioni fuori scala ed oltre quattro volte le misure normali, collocata in Piazza Pertini a Castelnuovo dei Sabbioni e dipinta con i sette colori della bandiera della Pace. La rappresentazione che da oltre 100 anni è simbolo della Fratellanza Universale, dunque sarà per sempre al centro della nuova installazione, posizionata accanto al Monumento ai Caduti della resistenza ed esattamente di fronte al murales di Venturino Venturi, nel trentesimo anniversario della sua realizzazione e a venti anni dalla scomparsa dell’artista, che in quest’opera celbrò i martiri degli eccidi del luglio 1944 causati dalla follia nazifascista.
A seguire, il Consiglio Comunale e la Giunta prenderanno parte alla “Passeggiata della Memoria”. La camminata prenderà il via da Massa Sabbioni ed Il percorso proseguirà fino a San Martino dopo aver “toccato” alcuni dei luoghi dove vennero perpetrate le stragi che colpirono la comunità cavrigliese durante l’occupazione nel secondo conflitto mondiale.
Le scuole cavrigliesi, che non possono essere coinvolte negli eventi con partecipazione diretta per la pandemia in atto, saranno poi al centro dell’ultimo appuntamento della mattina con la proiezione per gli studenti delle terze medie dell’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” del film “Ogni cosa è illuminata” di Liev Schreiber dal libro di Jonathan Safran Foer.
In attesa che poi il Covid-19 allenti la propria morsa, è già fissata infine per venerdì 22 aprile la visita al Museo “MINE” e ai Luoghi della Memoria di Cavriglia per gli studenti della città di Rondine, fin dalla sua fondazione “Cittadella della Pace”.
A Monte San Savino iniziative nel fine settimana
Il Comune di Monte San Savino da molti anni è impegnato a tutelare e valorizzare il suo patrimonio storico e artistico che lo rende un luogo unico e assai suggestivo. In particolare, intende portare a conoscenza di un pubblico sempre più vasto, di adulti ma anche di bambini, la storia della piccola ma vivace e fiorente comunità ebraica che nei secoli XVII e XVIII viveva dentro le sue mura.
Non tutti sanno che esistono ancora oggi le vestigia, ben conservate, di questa presenza: la sinagoga, il bagno rituale (mikve) e il cimitero, chiamato “Campaccio”. E una via (nel cuore del “ghetto”) dedicata a Salomon Fiorentino, nato al Monte nel 1743, primo poeta ebreo che figuri nella letteratura italiana.
Sono state numerose le iniziative del passato che hanno voluto dare risalto e rilevanza a questo straordinario spicchio storico di vita savinese. Con l’anno appena iniziato l’Amministrazione Comunale rinnova l’impegno, accogliendo e offrendo progetti e iniziative.
Per questo mese di gennaio la Preside dell’Istituto Scolastico Comprensivo e i docenti della scuola primaria di Monte San Savino e di Alberoro hanno fortemente voluto per gli alunni di quinta (e anche di quarta nel caso di Alberoro) un progetto particolare. Sono previste alcune ore di lezione, tenute dalla dott.ssa Stefania Roncolato, mirate a far conoscere ai bambini la cultura e la storia degli ebrei di Monte San Savino e a mostrare loro dove essi abitarono, condussero la loro vita e dove da secoli riposano. Lo scopo è quello di educare i piccoli alunni alla conoscenza della storia del loro territorio, per la comprensione del passato e del presente, ma soprattutto di invitarli alla curiosità, al rispetto e all’interesse per culture e tradizioni diverse.
In occasione del “Giorno della Memoria”, commemorativo della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz e delle vittime della Shoah, sono previste due importanti iniziative. L’Istituto Comprensivo di Monte San Savino, in collaborazione con il Comune, la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) di Milano e l’Associazione Salomon Fiorentino organizza, per la mattina di sabato 29 gennaio, l’incontro dei ragazzi di terza media con il dott. Stefano Gatti dell’Osservatorio Antisemitismo della Fondazione CDEC per riflettere sulla Shoah, partendo dal libro di Luciana Laudi “Venezia-Fossoli: destinazione Auschwitz. Lettere di Cesare Carmi: 1943-1944”, donato a tutti i ragazzi da una generosa benefattrice che risiede in zona.
L’Amministrazione Comunale, con l’azienda partecipata Monteservizi, la Fondazione CDEC, l’Associazione Salomon Fiorentino e la Comunità Ebraica di Firenze, propone al pubblico, domenica 30 gennaio presso il Teatro Verdi ore 10, la conferenza “Immagini e linguaggi dell’antisemitismo. Passato e presente”. Dopo i saluti della Sindaca Margherita Scarpellini e di Jack Arbib, Presidente dell’Ass. Salomon Fiorentino, il relatore Stefano Gatti illustrerà la tematica. Seguirà la visita guidata alla sinagoga, al bagno rituale (mikve) e al cimitero ebraico (tempo permettendo) a cura di Stefania Roncolato.