Erik Fumi l’ospite d’onore alla Giostra dei Rioni di Olmo

Una settimana in coma e poi, il risveglio, e ben quattro anni di fisioterapie e quattro operazioni superate grazie ad una grande forza d’animo
Nato a Grosseto nel 1988 Erik è un figlio d’arte (il padre Tebaldo ed il nonno sono stati fantini ma anche allenatori) ed inizia da giovanissimo a partecipare alla corsa regolari (ovvero quelle che si svolgono in ippodromi) imponendosi all’attenzione anche per i risultati che ottiene: la sua carriera da fantino professionista, fino a quella sera del 2001, conta infatti oltre 2000 corse con 160 vittorie.
Poi l’incidente durante l’ultima corsa del programma della riunione ippica del 10 luglio con una dinamica inspiegabile: Erik, oramai fuori gara, chiudeva il gruppetto dei cinque partecipanti ed aveva già rallentato quando, improvvisamente, il cavallo è caduto in avanti facendolo sbalzare a terra sbattendo violentemente la testa.
Una storia che poteva avere ben altro fine ma, grazie alla sua caparbietà, si è invece conclusa con una nuova avventura sempre a cavallo tanto che nel 2016 inizia il para dressage e nel 2017 diventa campione italiano esordienti grado 3. Dallo scorso anno inizia a praticare l’endurance in attesa anche del para endurance nuovo sport paraolimpico che ancora deve ricevere il riconoscimento della FEI.
Erik partecipa a gare con normo dotati (ne ho fatte tre portate tutte a termine sulla distanza di 28 km) sia fra i non agonisti acquisendo poi il brevetto specifico.
La storia di Erik è stata anche soggetto di una puntata della trasmissione “Sconosciuti” trasmessa da Rai 3 nel 2016.