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mercoledì | 15-10-2025

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Elezioni Regionali

Il centrosinistra torna maggioranza in Provincia di Arezzo: “Una vittoria bella e significativa per la Toscana e per la nostra comunità”

Il centrosinistra torna maggioranza in Provincia di Arezzo dopo le elezioni regionali 2025, in una tornata che ha confermato Eugenio Giani presidente della Regione Toscana con il 53,9% dei voti, 13 punti in più rispetto al candidato del centrodestra Alessandro Tomasi, fermo al 40,9%.

Un risultato accolto con grande soddisfazione dalla segretaria provinciale del Partito Democratico di Arezzo, Barbara Croci, che parla di “un segnale chiaro di fiducia e di rinnovato slancio per il centrosinistra toscano”.

«Oggi festeggiamo, prima di tutto, una bella vittoria per il centrosinistra e per il presidente Eugenio Giani, riconfermato alla guida della Toscana. I risultati sono ottimi anche e soprattutto nella nostra provincia, dove abbiamo riportato la coalizione di centrosinistra ad essere maggioranza con il 52,36% dei voti, un risultato oltre ogni più rosea aspettativa», afferma Croci.

Il Partito Democratico cresce in modo consistente, raggiungendo una media provinciale del 35% e segnando un’inversione di tendenza anche nel capoluogo, dove il centrodestra governa da dieci anni.

«Ad Arezzo città – sottolinea Croci – registriamo una tenuta del PD e una vittoria in termini percentuali della coalizione, che ora può guardare con maggiore credibilità alle prossime elezioni amministrative. È un segnale importante di fiducia che ci sprona a proseguire su questa strada».

Grande soddisfazione anche per il risultato del candidato aretino Filippo Boni, eletto consigliere regionale.

«Il successo di Filippo Boni, oltre che personale, è un risultato importante del lavoro collettivo fatto fin qui e di cui siamo orgogliosi. Il partito provinciale ha investito da subito sulla sua candidatura, con convinzione, per le sue caratteristiche di visione unitaria, esperienza e senso di appartenenza a un progetto condiviso», spiega la segretaria.

Croci non nasconde però le criticità emerse dalla consultazione.

«Due aspetti meno positivi non possono essere trascurati – aggiunge –: l’affluenza ferma al 47,73%, il dato più basso di sempre in Toscana, e il fatto che la nostra provincia dimezzi i rappresentanti in Consiglio regionale. Anche a causa del listino bloccato, abbiamo potuto eleggere un solo consigliere e la campagna elettorale per le preferenze è stata condizionata da logiche di competizione interna e territoriale che hanno finito per prevalere sulle scelte e sulle strategie condivise dalla Direzione provinciale».

Infine, un passaggio personale e di ringraziamento.

«Il mio risultato, come segretaria, è stato inevitabilmente penalizzato da queste dinamiche e dal fatto che i ruoli politici oggi sono più faticosi e meno visibili rispetto a quelli istituzionali. Ma sono grata a tutte le elettrici e agli elettori che mi hanno sostenuta: porterò sempre con me gli sguardi di fiducia e le strette di mano ricevute in questi mesi di lavoro e confronto», conclude Croci.

Una riflessione che chiude una campagna intensa e conferma il PD aretino come protagonista del nuovo equilibrio politico toscano, con rinnovato entusiasmo in vista delle prossime sfide amministrative.