Elezioni Regionali
CPR, sicurezza e migranti. Cherici: “La Toscana non può permettersi il lusso del silenzio. La risposta di Giani è irresponsabilità politica”

Arezzo – Sulla questione dei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) interviene Lucia Cherici, candidata indipendente di Forza Italia alle prossime elezioni regionali, che accusa il presidente uscente Eugenio Giani di “vuoto politico e fuga dalle responsabilità”.
“La posizione di Giani, quel suo ‘non li vogliamo’, non è sufficiente – afferma Cherici –. È una fuga politica, una tattica parassitaria che evita di affrontare la complessità del problema e di assumersi il carico nazionale. Gli manca una politica reale. Cosa intende fare Giani sul punto? Non basta più dire ‘non li vogliamo’ e intanto le risposte non arrivano”.
Per la candidata “la Toscana non può più permettersi il lusso del silenzio né atteggiamenti parassitari. Tutti vogliono sicurezza nelle proprie città: allora come fare? È urgente una gestione responsabile. La ventilata apertura di due Cpr in Toscana può essere una risposta, ma deve essere gestita nel rispetto della sentenza n. 96/2025 della Corte Costituzionale, che impone dignità e rispetto dei diritti umani per le persone trattenute. Il rifiuto di Giani fa emergere l’incapacità o la non volontà di affrontare la questione. Bisogna invece avere il coraggio di affrontarla con trasparenza e responsabilità, in linea con i principi liberali di diritti e doveri”.
Cherici non risparmia critiche alla ricandidatura del governatore uscente: “La non-risposta di Giani non è accettabile da chi si propone di governare la Regione. È puro opportunismo politico-elettorale, un tentativo di delegare il peso e le criticità a terzi o ad altre regioni. Così la sua candidatura si trasforma in un vuoto a perdere, incapace di una leadership risoluta su sicurezza e diritti”.
Infine, l’affondo politico: “Noi, con Alessandro Tomasi, abbiamo il coraggio e la capacità di assumerci la gestione di problemi scomodi. La Toscana ha bisogno di una leadership che garantisca sicurezza alla comunità e rispetto dei diritti a tutti gli individui. La non-risposta di Giani rappresenta l’opposto di questa necessità: per questo non è la figura giusta per governare la nuova Toscana che vogliamo”.