Elezioni Regionali
Azione Arezzo: “Buon lavoro agli eletti, ma servono riflessioni sull’astensione e un assessorato forte per il territorio”

AREZZO – “A tutti gli eletti rivolgiamo l’augurio di buon lavoro, ma Arezzo ha bisogno di contare di più: serve un assessorato forte e una riflessione seria sull’astensione.”
È il commento della Segreteria provinciale di Azione Arezzo all’indomani delle elezioni regionali che hanno riconfermato Eugenio Giani alla guida della Toscana.
“Facciamo i nostri complimenti al presidente Giani per la riconferma, così come a Gabriele Veneri e Filippo Boni per il risultato ottenuto in termini di preferenze personali – si legge nella nota –. A tutti loro rivolgiamo l’augurio di un buon lavoro al servizio della Toscana e della nostra provincia.”
Ma, al di là dei risultati, Azione pone l’accento sulle criticità emerse da questa tornata elettorale.
“La prima grande sconfitta è quella della democrazia – sottolinea la segreteria –. La partecipazione continua a calare: con un’affluenza al 47,7%, la Toscana registra un crollo di oltre 15 punti rispetto alle precedenti regionali, quando aveva votato più del 62% degli aventi diritto. Sempre meno cittadini scelgono di esercitare il proprio diritto di voto, un segnale preoccupante di disaffezione che mina la qualità della nostra democrazia.”
La seconda riflessione riguarda la rappresentanza aretina in Consiglio regionale.
“La provincia di Arezzo esce indebolita da questa consultazione, con la rappresentanza dimezzata: da quattro consiglieri si passa a due soltanto. Mentre molti gridano alla vittoria, la realtà ci consegna un territorio con meno voce nei luoghi dove si prendono decisioni fondamentali per il suo futuro.”
Da qui l’appello alla nuova Giunta regionale:
“Arezzo non può subire anche una terza sconfitta. Chiediamo che al nostro territorio venga riconosciuto un ruolo reale, con un assessorato forte, in grado di incidere sui temi strategici che riguardano la sanità, lo sviluppo economico e le infrastrutture. Le premesse politiche, purtroppo, non sembrano andare in questa direzione.”
Azione Arezzo legge però anche alcuni dati incoraggianti dal voto:
“I populismi escono ridimensionati: Lega e Movimento 5 Stelle si attestano sotto il 5%, mentre le forze centriste e riformiste, sommate, dimostrano che nel corpo elettorale toscano resta viva la voglia di moderazione, dialogo e responsabilità. È un segnale chiaro – prosegue la nota – che la Toscana continua a credere nel pragmatismo e nella politica del buon governo.”
La segreteria provinciale ribadisce l’impegno del partito sul territorio:
“Azione Arezzo continuerà a lavorare perché la nostra provincia non resti ai margini, ma abbia finalmente il peso che merita nelle scelte regionali. Serve una politica che ascolti i territori, valorizzi le competenze e guardi avanti con serietà, non con slogan.”