Economia
VicenzaOro vintage: il collezionismo diventa cultura condivisa

A VO Vintage, la mostra mercato in corso fino a domani in parallelo a Vicenzaoro September con ingresso gratuito su www.vovintage.org, il collezionismo d’orologeria è molto più di una passione. È un terreno di confronto, crescita e approfondimento per appassionati, collezionisti ed esperti. Oltre all’area espositiva e ai pezzi unici e senza tempo in vendita, l’edizione di quest’anno ha acceso i riflettori – tra i diversi temi affrontati nei talk in corso – sul collezionismo come pratica critica consapevole. Nell’appuntamento di ieri pomeriggio intitolato Il collezionismo indipendente, il pubblico ha potuto seguire una riflessione a più voci su come costruire una propria identità collezionistica, lontana dalle mode e dalle logiche speculative. A guidare l’incontro Dody Giussani, direttore de L’Orologio, Pietro Pannone, fondatore del progetto Ghiera Orologi e co-autore del podcast Laboratorio, e Jacopo Spangaro, fondatore della casa d’aste Spangaro & Co. Proprio all’interno di questo appuntamento si è svolta anche la registrazione della terza puntata di Laboratorio, dedicata dunque all’indipendenza del gusto e alla crescita delle competenze individuali. Nella giornata di oggi, domenica 7 settembre, il talk La nuova frontiera dell’expertise ha affrontato le sfide dell’autenticazione nel mercato contemporaneo. Oggi, tra cloni perfetti, restauri invisibili e reperti rielaborati, distinguere un originale richiede strumenti e conoscenze sempre più avanzati. Ne hanno discusso Giussani e Giovanni Varesi, ceo di GVE e partner di The Watch Boutique Milano, evidenziando come la tecnologia possa affiancare — ma non sostituire — l’esperienza. VO Vintage si conferma così come luogo di incontro privilegiato tra appassionati e professionisti, dove il collezionismo si racconta, si discute, e si trasmette come sapere vivo.
FORMAZIONE, NASCE L’INTERNATIONAL FINE JEWELLERY ACADEMY
Istituita l’International Fine Jewellery Academy con sede a Milano. È stata annunciata nel corso della seconda giornata di Vicenzaoro September 2025, il salone internazionale di IEG che riunisce l’intera filiera dell’oreficeria e della gioielleria, la nascita del nuovo istituto educativo di eccellenza che risponderà alle esigenze dell’industria della gioielleria e formerà la prossima generazione di professionisti rivolgendosi a studenti provenienti da tutto il mondo. L’iniziativa è frutto della partnership strategica tra CIBJO, ConfCommercio, Fondazione Mani Intelligenti, ente con sede a Valenza la cui missione è formare la nuova generazione di orafi, e CAPAC – Politecnico del Commercio e del Turismo, una fondazione senza scopo di lucro attiva nella formazione professionale dal 1961. Sarà proprio CAPAC a mettere a disposizione dell’International Fine Jewellery Academy la sede nel centro di Milano. L’Academy offrirà un percorso formativo innovativo in grado di unire tradizione artigianale, design e sostenibilità. A lanciare la nuova Academy nel corso di Vicenzaoro sono stati Gaetano Cavalieri, presidente CIBJO, Alessia Crivelli, presidente Fondazione Mani Intelligenti, Umberto Bellini, presidente Asseprim e vicepresidente di Confcommercio Milano, Simonpaolo Buongiardino, presidente CAPAC, Gabriele Cartasegna, direttore CAPAC, Marie Claire Daveu, chief Sustainability e International Affairs Officer di Kering.
DISTRETTO ORAFO CAMPANO: SPECCHIO DI IDENTITÀ E CULTURA
D.Or. Campania celebra il suo primo anno di nascita a Vicenzaoro September 2025. In attesa che il 1 dicembre venga consegnata la documentazione a Bruxelles per il riconoscimento IGP per le produzioni del cammeo e del corallo sul tavolo di lavoro dell’Euipo, l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale, l’associazione che riunisce le imprese del distretto orafo campano è stata protagonista a Vicenzaoro September con un incontro – svoltosi nella giornata di ieri – orientato a sostenere il carattere identitario delle lavorazioni in corallo e dell’arte dell’intaglio del cammeo. Anna Maria Nastri, del Ministero dell’Agricoltura, ha ribadito come l’IGP possa rafforzare anche l’artigianato artistico, mentre Vincenzo Aucella, presidente di Assocoral e del Consorzio del Corallo e del Cammeo, ha spiegato le opportunità che il riconoscimento europeo aprirebbe per Torre del Greco. La prospettiva istituzionale è stata tracciata dall’assessore regionale alle Attività produttive della Regione Campania Antonio Marchiello e dal dirigente Alfonso Bonavita, che sostengono questo percorso di valorizzazione per oltre cinquanta imprese del settore. La mission del distretto non si limita a promuovere un comparto produttivo, ma a trasformarlo in modello di aggregazione innovativo, capace di parlare al mondo. Come ha ricordato il presidente di D.Or. Vincenzo Giannotti, il 2026 troverà il distretto pronto ad assumere un ruolo di riferimento internazionale. Tra passato e futuro, dall’analisi gemmologica investigativa sui gioielli di Pompei, alle vetrine dei mercati globali, il gioiello campano ha trovato a Vicenzaoro il palcoscenico ideale: non solo creazione artistica, ma simbolo di identità e impresa, eccellenza di un territorio che continua a brillare.