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mercoledì | 07-05-2025

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Turismo ad Arezzo: il 2024 si è aperto in salita

43 anni, un diploma in Lingua e Letteratura Inglese ottenuto alla Alcc School di New York e numerose certificazioni in ambito marketing e tecnologico, Passalacqua è approdato al turismo dopo varie esperienze nel marketing e nell’innovazione digitale e di prodotto. “La congiuntura economica non è favorevole per il mercato interno, a cui è legato l’80% e oltre dei nostri arrivi nei mesi di bassa stagione. Molte famiglie ridimensionano le spese per i viaggi, rinunciando a qualche short break di un fine settimana nelle città d’arte come la nostra. Speriamo che nei mesi estivi, dalla festa di Pentecoste in poi, arrivi e presenze dei turisti stranieri compensino i vuoti lasciati dai nostri connazionali. Ma la crisi economica ha toccato anche la Germania e altri Paesi di riferimento per il turismo incoming”.

Per adesso, la Pasqua e i ponti primaverili hanno ancora un esito incerto: “l’andamento è a macchia di leopardo, ci sono strutture già piene all’80% e altre praticamente ancora vuote”, spiega Michele Passalacqua, “se il meteo sarà favorevole il tutto esaurito potrebbe comunque arrivare, ma ci sono ancora molte incognite. Di sicuro, la situazione è un po’ più fiacca rispetto alla primavera 2023, quando la voglia di viaggiare era ancora tangibile e fortissima, dopo due anni di lock down”.

L’importante, secondo il referente degli albergatori aretini di Confcommercio, è continuare a lavorare per conquistare nuovi segmenti di mercato. “Ci piace la proposta regionale di concentrarci sul turismo delle famiglie. In questa direzione Arezzo può crescere ancora, ad esempio pensando ad un’offerta mirata ai genitori con bambini piccoli”, propone Passalacqua.

“Poi, non dobbiamo perdere la nostra autenticità, che tanto piace ai turisti. Che siano italiani o stranieri, restano sempre incantati dalle esperienze che vivono da noi. Il segreto del successo sarà puntare su un turismo sostenibile che non snaturi la città”.

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