Prada, welfare aziendale da manuale: contributo ai dipendenti contro il caro vita. L’ingresso in Superior

Si tratta di 1.300 euro una tantum ciascuno, che, moltiplicati per circa 13 mila dipendenti, fanno quasi 17 milioni di euro, erogati in tre quote salariali a partire dallo stipendio di luglio, come “contributo contro l’aumento del costo della vita“. Non finisce qui, perché con i sindacati, come riferisce il Corriere Fiorentino nelle pagine di economia, sono in corso trattative per arrivare al pagamento diretto delle bollette dei dipendenti da parte dell’azienda, oltre all’erogazione di premi di risultato di produzione che vanno da 800 a 1.400 euro. Continua intanto l’espansione del gruppo, con un’acquisizione nel segno della sostenibilità e dell’integrazione verticale della filiera per accrescere il know-how industriale e controllare la qualità lungo tutte le fasi di lavorazione. Va in questa direzione l’ingresso di Prada nel capitale sociale della “Superior spa” con il 43,65%. Conceria Superior è un’azienda toscana di Santa Croce sull’Arno che opera nel settore delle pelli di lusso per l’alta moda. Patrizio Bertelli, amministratore delegato del Gruppo Prada, ha dichiarato: “L’ingresso di Prada nel capitale sociale della conceria Superior rappresenta un altro passo importante nel percorso strategico di integrazione verticale della filiera produttiva del Gruppo, con investimenti nelle infrastrutture e nelle persone, per accrescere il nostro know-how industriale nonché controllare la qualità lungo tutte le fasi di lavorazione. Questa operazione ci consentirà di accelerare su temi importanti quali la tracciabilità delle materie prime e la trasparenza della nostra catena di fornitura“.